L’intestino è l’organo del corpo dedicato all’assorbimento delle sostanze nutritive che provengono dall’alimentazione. È un tubo della lunghezza che può variare dai 4 ai 10 metri, la parte finale dell’intestino é formata dal colon retto. Il tumore del colon-retto è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa che riveste questo organo, é la più comune neoplasia dei paesi sviluppati ed è responsabile di circa il 10% dei decessi per tumore maligno.
Colpisce soprattutto verso i sessanta anni ed è più comune nel maschio. Le cause non sono ancora certe ma le ricerche hanno riscontrato una correlazione con la genetica della poliposi familiare adenomatosa, poichè nella maggior parte dei tumori sono presenti almeno 2 alterazioni cromosomiche. Fumo e alimentazione errata contribuiscono ovviamente allo sviluppo dei tumori.
Dopo la pausa estiva, l’invio dei kit per gli esami da parte dell’Asl 4 Terni, per la prevenzione del tumore del colon retto promossa dalla Regione dell’Umbria. Si tratta di un esame semplice e indolore che permette di identificare la presenza di piccole tracce di sangue nelle feci. La provincia invita a sottoporsi all’esame tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 50 e 74 anni.
A questo scopo, in questi giorni, l’Asl 4 sta inviando a domicilio della popolazione target la lettera di invito, il kit per la ricerca del sangue occulto e l’opuscolo informativo sulle modalità di raccolta, conservazione e riconsegna del campione di feci prelevato. Dovrete poi spedire tutto al laboratorio analisi attraverso il servizio postale utilizzando l’apposita busta già predisposta allegata all’invito.
Tutti riceveranno risposta, sia per esito negativo che positivo. I soggetti che riceveranno esito positivo (presenza di sangue nelle feci) verranno invitati ad eseguire un esame di approfondimento: la colonscopia, tramite la quale verrà esplorata tutta la superficie interna del grosso intestino. Prevenire é meglio che curare, ma purtroppo non tutti i polipi o i tumori in fase iniziale sanguinano o lo fanno in maniera costante, ecco perchè l’assenza di sangue al momento del test non fornisce una certezza assoluta sull’assenza di polipi o lesioni tumorali.