Tantum Rosa di Angelini, un preparato per l’igiene intima femminile, non va assolutamente ingerito: il suo uso è unicamente esterno. I centri anti-veleni di Milano e Pavia hanno avvisato l’Agenzia italiana del farmaco di una serie di casi di persone che, dopo aver ingoiato il Tantum Rosa in polvere, hanno avuto vomito, desensibilizzazione del cavo orale, allucinazioni e capogiri.
Secondo quanto riportato dall’Ordine dei Medici della Provincia di Brescia a partire dal 13 dicembre 2009, sono stati registrati 13 casi di utilizzo
incongruo del farmaco che è stato assunto per os anziché per uso esterno. Tale incidenza si discosta dalla rilevazione del medesimo errore nei mesi precedenti del 2009 (0,5 casi/mese)
Le pazienti, ha chiarito l’Ordine dei Medici della Provincia di Brescia, avevano dichiarato di dichiarato di aver capito che il farmaco dovesse essere preso per via orale. In tutti i 13 casi è stato escluso l’utilizzo a scopo voluttuario.
In 7 dei 13 casi registrati è stata ingerita 1 bustina integrale di farmaco (benzidamina cloridrato 500 mg) sciolta in un bicchiere d’acqua; nei rimanenti casi (6/13) è stata ingerita una dose variabile di una soluzione effettuata in modo corretto (1- 2 bustine in 1000 ml di acqua).
I pazienti che hanno accusato i malesseri (sintomi: gastroenterici – vomito e parestesie del cavo orale) – 4 pazienti; neurologici – vertigini e un caso di allucinazioni – 4 pazienti; nessuno – 5 pazienti) sono donne di età compresa tra 23 e 87 anni.
Tantum Rosa non è un collutorio orale ma un medicinale in polvere da sciogliere in acqua con azione antinfiammatoria per attenuare il rossore, il bruciore e il prurito delle parti esterne dell’apparato genitale femminile. Alcuni consigli suggeriti da Altroconsumo:
- il farmaco Tantum Rosa in bustine deve essere preparato sciogliendo la polvere in acqua e usando la soluzione così preparata per effettuare lavaggi esterni (nel bidet o in una bacinella)
- il farmaco Tantum Rosa in bustine deve essere tenuto lontano dalla portata dei bambini.