L’insonnia è un disturbo molto comune: circa il 14% delle persone lamenta un qualche disturbo del sonno ed è insoddisfatta della propria notte. La percentuale di insonnia aumenta poi con l’età raggiungendo, dopo i 60-65 anni, il 33% e le donne sono le più colpite.
Gli esperti la definiscono un disturbo del sonno dovuto a una sua insufficienza qualitativa e quantitativa per una alterazione del ritmo sonno-veglia, le persone normali la definiscono un’impossibilità a dormire durante la notte. L’insonnia può essere sintomo di qualche malattia o malessere, inoltre l’insonnia può essere occasionale in rapporto a periodi di particolare tensione emotiva, a preoccupazioni familiari o professionali.
Si terrà nella giornata di domani la “Decima giornata mondiale del dormire sano’’, la prima manifestazione pensata per coloro che soffrono di questo fastidioso disturbo del sonno. L’evento è stato promosso a livello internazionale dal “WASM’’ (World association of sleep medicine), ed è organizzato in Italia dall’ “AISM’’ (Associazione italiana medicina del sonno), in collaborazione con la “SIMG’’ (Società italiana di medicina generale).
A disposizione dei cittadini ci saranno i neurologi e neuropsicologi del centro di medicina del sonno del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Sentire un parere medico è di fondamentale importanza. Una buona regola è quella di non sottovalutare i distrubi del sonno a cui siamo soggetti. Quando la qualità del proprio sonno si altera frequentemente ed anche in maniera sostanziale è bene non aspettare a consultare il proprio medico di fiducia. Le variabili che influiscono sulla quantità e sulla qualità del sonno sono molte. Intanto, gli stessi medici ci offrono alcuni consigli per dormire meglio:
– andare a letto ad orari stabili,
– andare a letto quando si deve effettivamente dormire,
– alzarsi ad orari stabiliti,
– non bere caffè o sostanze eccitanti prima di andare a dormire,
– evitare pc e tv prima di andare a dormire.