Chi non è mai andato dal dentista? Molti iniziano ad avere problemi già durante l’infanzia, le prime carie, poi l’apparecchio, ristrutturazione e per finire, una dentiera. Qualcuno giustamente afferma: un dentista ha 32 clienti per ogni persona, ed è proprio così. Ricordiamo anche alcune lezioni di economia internazionale: la concorrenza estera é spietata per quanto riguarda i beni (vedi abiti ed elettronica cinese), ma non lo é per i servizi, é difficile che una persona vada da un parrucchiere all’estero perchè i costi di trasporto sarebbero eccessivi. Forse i manuali di economia internazionale dovrebbero iniziare a distinguere tra servizi e servizi: mentre non conviene andare all’estero per farsi fare barba shampoo e capelli, sembra invece si possa dire il contrario per quanto riguarda i dentisti.
Si stima che quasi 20 mila persone ogni anno si rechino in un paese dell’Est a farsi curare i denti. E non si tratta solo di chi abita nelle zone vicine al confine: il turismo odontoiatrico tocca persone di ogni fascia di età e di cultura, provenienti da tutta Italia. Il basso prezzo del servizio odontoiatrico e il diffondersi del fenomeno dei viaggi low cost, ha fatto sì che non sia poi così costoso andare s rifarsi il sorriso all’estero: sono tantissimi gli italiani che ogni anno scelgono di andare a curarsi in Serbia, pagando in media il 60 per cento in meno rispetto alle tariffe italiane. Una cura dentale da un buon professionista ungherese + volo costa meno che farsi curare in Italia e in più ci siamo fatti un bel viaggetto.
Un piccolo problema però c’è: su internet trovare un dentista a prezzi stracciati nell’Europa dell’Est è facile, ma come verificarne la serietà? Innanzitutto la lingua é un problema. Spesso l’italiano del sito è zoppicante e non ispira grande fiducia. Meglio quindi cercare una società italiana che organizzi direttamente le trasferte e offra garanzie su strutture e professionisti.
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