Verso la fine del XVII secolo il medico tedesco Samuel Hahnemann sperimentò l’omeopatia. Di cosa si tratta? Tutti ne sentono parlare, ma pochi sanno di cosa si tratti. La Medicina Omeopatica è un metodo clinico e terapeutico che esamina il paziente nella sua globalità prendendo in considerazione unitariamente sia gli aspetti fisiologici ma emotivi, mentali. Il medico omeopatico quindi non vede il paziente uno come tanti ma raccoglie informazioni sul paziente anche in base al suo stato emozionale, che non deve essere escluso dalla raccolta dei sintomi.
Una volta individuata la malattia la si cura secondo cosiddetto principio di similitudine del farmaco (similia similibus curantur) enunciato dallo stesso Hahnemann: il rimedio appropriato per una determinata malattia è dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella malata. Dopo di ciò, il medicinale omeopatico (spesso appartenente al mondo delle piante, degli animali o minerali), viene somministrato al malato in una quantità fortemente diluita, che secondo gli omeopati non provoca una riduzione dell’effetto farmacologico bensì un suo potenziamento.
Volete saperne di più? Se siete nelle vicinanze di Milano, potrete usufruire dell’iniziativa della città lombarda: ieri era la Giornata mondiale dell’omeopatia, e nel Comune di Milano si troveranno in farmacie, scuole e biblioteche comunali la nuova brochure «Omeopatia e cenni di Omotossicologia», quale terza uscita della collana «Quaderni della salute». Oltre alla brochure, «Natura che cura» dal prossimo settembre, sempre a Milano, inizierà un corso per nbambini rivolto ai ragazzi dai 9 ai 12 anni: per info www.comune.milano.it, tel. 02.02.02.
Milano, sede dell’Expo 2015 – ha commentato l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna -, vuole essere all’avanguardia e, senza entrare nell’ambito della valutazione scientifica, propone ai cittadini una brochure informativa sull’uso delle medicine non convenzionali, in particolare l’omeopatia, con lo scopo di dare una corretta informazione sul suo uso. Milano non può trovarsi impreparata e deve poter garantire conoscenza e competenza ai milioni di turisti che parteciperanno a questa manifestazione, tra i quali ci saranno molti che si curano con l’omeopatia. I numeri dicono che il fenomeno ha dimensioni rilevanti e che si tratta di una realtà da tenere in considerazione.
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