Dolore muscolo-scheletrico più frequente nelle persone a basso reddito: può sembrare strano e invece è questo il curioso dato reso pubblico dalla (G.U.I.D.A)
Dolore muscolo-scheletrico più frequente nelle persone a basso reddito: può sembrare strano e invece è questo il curioso dato reso pubblico dalla Società Italiana per la Gestione Unificata ed Interdisciplinare del Dolore muscolo-scheletrico e dell’Algodistrofia (G.U.I.D.A).
Dichiara il Presidente Ombretta Di Munno, Professore associato di reumatologia presso l’Università di Pisa:
► RIMBORSO INTEGRALE DEL TICKET PER LE PRESTAZIONI SANITARIE CON UNIPOL BANCA
Il dolore muscolo scheletrico cronico, secondo dati recenti riguarda oltre il 26% della popolazione e rappresenta un tema di spesa sanitaria di primaria importanza, sia in termini di costi diretti che indiretti. Con queste premesse abbiamo scelto di fondare G.U.I.D.A, con l’obiettivo di colmare una lacuna importante nel panorama della scienza italiana e con l’aspirazione di creare una alleanza culturale e scientifica fra gli specialisti Ortopedici, Fisiatri e Reumatologi, figure professionali che gestiscono con maggiore frequenza i pazienti affetti da dolore muscolo-scheletrico
► VISITE E CURE TROPPO CARE, GLI ITALIANI RINUNCIANO
Il dolore cronico muscolo-scheletrico in Italia è più frequente nell’anziano, nella popolazione a basso reddito e tra le donne. Le cause che possono determinare il dolore cronico sono molteplici. Quelle più comuni sono l’artrosi e le artriti (nel 42% dei casi), le lombalgie, i dolori delle spalle e del collo, i disturbi del disco intervertebrale, le fratture, le cefalee, le sindromi da dolore delle fasce muscolari. Secondo i dati dell’osservatorio sul dolore cronico è questo un disturbo che solo in Italia colpisce il 26% della popolazione. Cure sempre più costose, inoltre, non rendono facile il trattamento di un disturbo che molti tendono asottovalutare perché non in grdo di sostenere economicamante i trattamenti.
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