Gennaio è arrivato, e con lui anche le novità nella sanità pubblica. Da questo mese, infatti, un esame importante come l’amniocentesi sarà gratuito solo per quelle gravidanze considerate a rischio. Dopo le analisi del sangue effettuate sulle donne di età superiore ai 40 anni nel periodo che va dall’11esima e alla 13esima settimana, si potrà capire se la gravidanza è a rischio e solo in quel caso accedere gratuitamente all’esame del feto. Le analisi del sangue, però, non possono essere considerate molto attendibili, e proprio per tale motivo si ricorre a questo esame, l’amniocentesi, che risulta essere, però, invasivo per la mamma e pericoloso per il feto. L’amniocentesi è un esame che si effettua affinchè si possa avere una certezza maggiore e sapere se il feto presenta malformazioni genetiche.
La decisione dell’amniocentesi gratuita solo per gravidanze a rischio è stata presa dall’Istituto Superiore di Sanità al fine di ridurre i costi e gli sprechi degli esami concessi gratuitamente nelle strutture pubbliche. Genetisti e biologi, però, non sono d’accordo con la decisione, poiché i soli esami del sangue non sono, come abbiamo detto, infallibili. Un test del sangue potrebbe dare un falso risultato negativo o positivo, per cui, una donna considerata “non a rischio” si vedrebbe negata l’amniocentesi gratuita. Di seguito, potrebbe risultare un errore nelle analisi e la donna potrebbe mettere al mondo un figlio con problematiche genetiche. Una mamma, quindi, non ritenuta a rischio, sarà costretta a rivolgersi alle strutture private per verificare lo stato di salute del proprio bambino.
Il costo di questo esame, in alcuni casi, andrà ad incidere sul bilancio familiare. Quante donne, però, vivrebbero il periodo della gravidanza con l’ansia di mettere al mondo un figlio malato per evitare la spesa per questo esame? Certo, un figlio è sempre un figlio, che sia sano oppure no, ma è pur vero che una persona ha il diritto di effettuare esami non in base ad un test del sangue, per altro per nulla attendibile, ma magari in base al proprio reddito. E’ vero, le nostre mamme o nonne non avevano a disposizione la medicina e la tecnologia che abbiamo noi oggi, ma non facciamo i moralisti: se si va avanti, perchè non approfittarne? E voi, amici di Guadagnorisparmiando, credete sia giusta questa decisione? Attendiamo un vostro parere.
Pjt 3 Gennaio 2011 il 16:25
Solitamente l’amniocentesi sa fa dopo l’esame del sangue proprio perché, essendo pericolosa per il bambino, i medici la consigliano solo se necessaria. Gli esami del samgue non sono precisissimi, ma danno un’indicazione se ci sia rischio o meno, e tendono a dare falsi positivi.