Molte truffe, purtroppo, si celando dietro la vendita on line dei farmaci, che molto spesso risultano essere prodotti dannosi per la salute. In merito a ciò, l’associazione dei consumatori Aduc, da tempo, lotta affinchè anche l’ Italia si metta in pari con molti Stati europei dove l’acquisto on line dei farmaci è una cosa legale che evita, quindi, vari raggiri a danno dei consumatori. Lì dove la vendita on line dei farmaci è considerata legale, i pazienti vengono informati direttamente dai medici e indirizzati sull’acquisto, inoltre vi sono ricadute positive non solo per il portafogli del consumatore, ma anche per la sua salute, in quanto sono così evitate truffe in merito a prodotti che promettono “più desiderio sessuale” o “un aumento della massa muscolare”, e che invece contengono solo sostanze dannose, inoltre molti utenti hanno affermato di aver ordinato della merce, pagandola, che poi non è mai arrivata.
Con la vendita on line, aumenterebbe la concorrenza e diminuirebbero i costi dei farmaci: si potrebbe così scegliere fra un enorme numero di farmacie in tutta Europa, evitando i costi legati alla distribuzione ogni volta che ci si reca fisicamente in farmacia. Il ministro per la Salute, Ferruccio Fazio, non esclude quindi che anche in Italia si possa dare il via libera alle farmacie on line, solo ed esclusivamente per la vendita di farmaci senza ricetta. La Federfarma, invece, ha espresso alcune perplessità in merito, affermando che sul territorio italiano esistono numerose farmacie e parafarmacie che possono vendere farmaci da banco senza ricetta, in più sono stati resi più flessibili gli orari di apertura delle farmacie stesse per andare incontro alle esigenze della popolazione.
La farmacia on line è ritenuta, poi, dalla Federfarma, inutile se si pensa che chi vuole acquistare, ad esempio, un farmaco per il mal di testa deve comunque aspettare che venga recapitato, ed in media ci vogliono 2-3 giorni, quando ormai non si ha più bisogno del prodotto. Fazio ha chiarito però che l’Italia non intende liberalizzare la vendita di farmaci online in modo indiscriminato, ma avviare un progetto di riorganizzazione ed implementazione del ruolo delle farmacie come presidi socio-sanitari. Al momento, comunque, il ministro punta l’attenzione verso la vendita on line dei farmaci che non necessitano di ricetta, di cui si discuterà a fine anno in assemblea plenaria al Parlamento Europeo. Non ci resta che attendere.
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