Per i cittadini abruzzesi da qualche giorno é attivo e funzionante l’800.862.862. Grazie a questo numero i cittadini abruzzesi colpiti dal terremoto potranno prenotare esami diagnostici e visite mediche specialistiche di tipo ambulatoriale da eseguirsi presso l’Asl della provincia dell’Aquila, le altre strutture delle Asl abruzzesi e quelle dei territori limitrofi alla Regione Lazio.
Il servizio per il momento si avvale di 3 postazioni telefoniche la mattina dalle 8.00 alle 13.00 e due postazioni il pomeriggio dalle 13.00 alle 18.00, il sabato potrete telefonare solo la mattina dalle 8.00 alle 13.00. Lavorano presso il phone center gli stessi operatori che già gestivano per conto dell’Asl dell’Aquila il servizio Cup e la prenotazione telefonica e che dopo il terremoto erano in cassa integrazione.
Al momento il phone center lavora grazie a container disposti nei pressi dell’Ospedale S. Salvatore, opportunamente attrezzati allo scopo e messi a disposizione gratuitamente dal consorzio di cooperative sociali Gruppo Darco. Si spera presto in una struttura più idonea.
Ha dato via al progetto un protocollo d’intesa raggiunto tra il ministro Brunetta e l’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo, della Asl della Provincia dell’Aquila e dal consorzio sociale Gruppo Darco. In questo modo si crea un centro unico di prenotazione regionale in grado di consultare tutte le agende disponibili sul portale dell’intera Regione Abruzzo. Difatti a causa del terremoto sono stati persi importanti presidi sanitari che hanno dovuto chiudere o ridurre le proprie attività ambulatoriali.
Per poter usufruire del servizio occorrerà essere muniti di una prescrizione effettuata dal proprio medico di famiglia o dallo specialista sul ricettario del Ssr. Si concorderà telefonicamente con l’operatore l’appuntamento nel luogo e nella data preferita e l’utente riceverà un numero identificativo della prenotazione che dovrà presentare al momento della prestazione presso gli uffici Cup dei vari ambulatori. In questo modo il governo é venuto incontro sia alle esigenze degli abruzzesi, sia a coloro che lavoravano nel Cup ed erano in cassa integrazione a causa del terremoto.