Ci risiamo. Torna il solito ritornello che accompagna ormai tutte le festività: 2 italiani su tre resteranno a casa per le vacanze. Stavolta è il turno di quelle pasquali.
E i fortunati (pochi a quanto sembra) che partiranno, staranno via solo per un breve periodo che si annuncia all’insegna del relax e molto probabilmente sarà pagato a rate.
Questi i risultati di un sondaggio dell’Adoc secondo cui il 76% (il 5% in più rispetto all’anno scorso) degli italiani rinuncerà alle vacanze di pasqua, nonostante il calo del costo del carburante abbia fatto scendere il costo di un week-end del 2,7%.
A risentirne chiaramente uno dei settori trainanti dell’economia del Belpaese, il turismo, che accuserà il colpo del calo del numero dei soggiorni, che si riduce del 3%, oltre che di quello della loro durata. Il 58% di coloro che partiranno infatti dormirà fuori solo una notte, mentre l’8% lo farà per tre notti.
Il più colpito sarebbe il settore alberghiero con una calo delle presenze pari al 14%, mentre andrà un pò meglio ad agriturismi, bed and breakfast e centri benessere, proprio questi ultimi infatti, insieme alle strutture agrituristiche, saranno la meta delle vacanze pasquali per il 18% di coloro che si metteranno in viaggio con un aumento, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, rispettivamente dell’8 e del 10% .
Sempre secondo l’Adoc, dettaglio che personalmente mi lascia un pò sconcertata, sale il numero di coloro che pur di concedersi qualche giorno di riposo sono disposti a contrarre un debito: il 3% in più rispetto al 2008 lo farà pagando interessi che possono arrivare addirittura fino al 24% (!).
In calo anche il numero di coloro che sceglieranno come meta l’Italia, scalzata dalle offerte ben più vantaggiose di altri paesi mediterranei nei quali per i servizi di soggiorno e ristorazione si arriva a spendere anche la metà a fronte di standard qualitativi migliori.