Un messaggio, basta a semplificare la vita del cittadino e ridurre in modo rilevante i considerevole i costi diretti e indiretti di diversi servizi di pubblica utilità. Anche se certo non basta acquistare dei pacchetti di messaggini per mettere a punto un efficiente progetto di relazione con i clienti.
A quanto dice il rapporto sul Mobile Service Management realizzato dal Politecnico di Milano ci sono due tipologie di benifici che si ottengono dall’adozione di queste tecnologie: da un lato a una riduzione di costi, dall’altro un aumento dei ricavi. I casi analizzati hanno dimostrato che l’utilizzo del canale mobile consente, rispetto agli strumenti tradizionali, di ridurre i costi di comunicazione (risparmio sui costi di spedizione, sui costi telefonici, sui costi relativi ai call center, ecc.).
Questo è particolarmente vero nei casi di comunicazioni tempestive e/o che devono raggiungere capillarmente tutti gli utenti/clienti (e, quindi, non possono, essere basate sulla email). In molti casi il ricorso al canale mobile per la gestione di uno o più servizi non impatta solo sulle attività di comunicazione, ma anche su altri processi aziendali. «Alcuni esempi significativi — spiegano i ricercatori della Business School del Politecnico — sono il servizio di autolettura del contatore offerto da alcune Utility, che permette di risparmiare su costi legati alle uscite del personale (i letturisti); il servizio di prenotazione tramite mobile che permette di ridurre la coda allo sportello e di conseguenza poter riallocare il personale ad altre attività; il servizio di avviso della pulizia delle strade, che consente di ridurre il numero di autovetture che ingombrano la strada e allungano i tempi delle operazioni».