Ha preso il via fra le polemiche il farmer market di via Ripamonti inaugurato lo scorso mercoledì 17 Settembre a Milano.
Questo nonostante gli avventori siano stati ben 4000 e si sia registrato in poche ore il tutto esaurito.
Secondo alcuni infatti l’iniziativa, promossa da Coldiretti si sarebbe rivelata un flop con prezzi alti e prodotti di scarsa qualità.
Oltre ad alcuni consumatori, che si sarebbero detti delusi dei prezzi praticati sui generi alimentari in vendita, ritenuti poco competitivi rispetto alle aspettattive, anche diverse associazioni di categoria hanno pronunciato un parere sfavorevole sul farmer market metropolitano.
Mentre per Assolatte il latte crudo alla spina venduto a 1 euro al litro non garantirebbe le necessarie condizioni igienico-sanitarie (poichè il latte è un prodotto che si deteriora facilmente) ad un prezzo neppure troppo competitivo, secondo Maurizio Ottolini, presidente di Confcooperative, un farmer market ubicato in un contesto urbano non ha senso perchè costringe il produttore a farsi carico delle spese di trasporto annullando i benefici per il consumatore.
Infine, secondo Ivano Giacomelli, Segretario nazionale del Codici, è mancata la presenza delle associazioni di consumatori che avrebbero potuto vigilare su prezzi e qualità.
Dello stesso parere Valentina Coppola, responsabile agroalimentare del Codici, che ritiene che la Coldiretti dovrebbe prendere provvedimenti verso i produttori che si sarebbero comportati in maniera scorretta.
Tuttavia, Coldiretti non è dello stesso parere e difende la qualità dei prodotti locali offerti.
Ma erano davvero così alti i prezzi? Vediamone alcuni e giudicate voi stessi:
Grana padano 10 euro al kg
Gorgonzola 7.50 euro al kg
Pomodori da insalata 1.50 euro al kg
Uva d’oro di san colombano 2.80 euro al kg
Pesche 2 euro al kg
Prugne 1.90 euro al kg
Latte crudo alla spina 1 euro al litro
Intanto bisognerà forse attendere il prossimo mercoledì, giornata di apertura del mercato, per capire se le polemiche sono fondate o meno.
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