Ottime le stime sugli effetti delle liberalizzazioni. Finora, secondo la stima del ministero dello Sviluppo economico guidato da Pier Luigi Bersani, i principali provvedimenti delle cosiddette “lenzuolate” hanno portato a un risparmio per le famiglie tra 2,4 e 2,8 miliardi di euro. La stima tiene conto degli interventi effettuati su medicinali, telefonia mobile, tariffe aeree, cancellazione delle ipoteche, trasferimento di proprietà di automobili.
Dei tre pacchetti-Bersani solo i primi due sono andati in porto, mentre il terzo si è arenato al Senato prima dello scioglimento anticipato delle Camere. «Condividiamo l’analisi dei risparmi che hanno avuto luogo con i processi di liberalizzazione » hanno dichiarato Adusbef e Federconsumatori. Anche se, aggiungono, «vi sono ancora ombre, dovute all’arroganza di banche e assicurazioni, che testardamente non applicano in toto le normative definite da quei processi.
Ci riferiamo principalmente ai risparmi, ancora non registrati, per via dell’indennizzo diretto nelle assicurazioni auto e quelli relativi all’applicazione equa della simmetria dei tassi di interesse». «Avremmo voluto inoltre – osservano – che la terza lenzuolata Bersani fosse stata promulgata dal nostro Parlamento. Al suo interno due questioni fondamentali: il superamento delle penali di massimo scoperto e il tanto atteso processo di razionalizzazione ed ampliamento della rete dei carburanti».
Dai calcoli del ministero emerge un primo positivo bilancio, anche se forse gli effetti reali andranno misurati nel lungo termine per verificare che non ci siano recuperi o sussidi indebiti tra le differenti voci di costo. Tra i risultati mancati, oltre al terzo “pacchetto”, restano la riforma dei servizi pubblici locali e quella delle Autorità.