La stima provvisoria dell’Istat è del +0.4% la variazione mensile dei prezzi al consumo e al 2,9% quella tendenziale a gennaio, che rappresenta un inversione di tendenza rispetto ai positivi raggiunti negli scorsi mesi. I rincari dei prodotti alimentari, bevande alcoliche, tariffe energetiche e altre componenti tariffarie sono dovuti in parte all’aumento del caro petrolio.
Inoltre l’Istat ha aggiornato il paniere dei prezzi per il 2008, aumenta il peso di alimentari, alberghi, ristoranti, istruzione, e trasporti; scendono invece abitazioni, servizi e prodotti per la casa e le comunicazioni. Le new entry sono il navigatore satellitare, i giochi per la playstation, il pranzo con piatto unico. Per il 2008 già si possono azzardare le prime ipotesi, infatti è previsto un assestamento dell’inflazione attorno al 2.5-3%
L’indice dei prezzi al consumo – secondo la stima provvisoria dell’Istat, che dal gennaio 2005 coincide con rilevazioni delle grandi città – ha messo in evidenza a gennaio una variazione mensile pari a +0,4% e a +2,9% rispetto a un anno prima, a fronte di una variazione di +0,3% e +2,6% a dicembre.
Quindi come detto si rafforza la nuova tendenza, che vede una lenta marcia di rientro della spinta inflattiva, dopo la favorevole evoluzione che c’era stata nella seconda metà del 2006 e nel 2007. Gli elementi che avevano fatto risentire negativamente dell’effetto euro sono da sempre rincari tariffari (trasporti e servizi pubblici locali), di una serie di aumenti nel settore terziario (assicurazioni, banche, sanità, alberghi e pubblici esercizi) e di altre componenti regolamentate (canoni, lotterie). Comunque la crescita dell’inflazione resta un incognita in quanto il prezzo dell’oro nero è suscettibile a variazioni. I dati definiti dei prezzi al consumo di gennaio saranno resi noti il 22 febbraio