I meridionali sanno benissimo di cosa parleremo oggi. Chi non é mai andato a raccogliere i fichi d’india? Siete poi tornati a casa con alcune minuscole spine nelle mani nonostante vi siate muniti di guanti? Occorre non solo usare i guanti, ma fare anche molta attenzione quando si raccolgono questi meravigliosi frutti, la fatica sarà poi compensata dal gusto succulento di queste primizie. Il ficodindia é presente in Italia in tre principali varietà, gialla, bianco e rosso, la cui denominazione deriva dal colore del frutto.
Giunto in Italia grazie a Cristoforo Colombo che l’aveva portata in Spagna, le radici di questa pianta altro non sono che le pale (cladodi), ossia le foglie carnose e piene di spine. I frutti sono coperti di spine mentre la loro polpa contiene tanti semi. La pianta cresce in climi anche aridi e potete coltivarne una anche in giardino, basta interrare per circa due terzi un paio di pale per permetterne la riproduzione. Ottimi da mangiare crudi (una volta sbucciati ovviamente), si apprestano anche a ottime preparazioni caserecce.
Marmellata di fichi d’India
Ingredienti:
1,5 kg di fichi d’India
1 limone
500 g di zucchero semolato
Preparazione:
Lasciare i fichi d’India a bagno in acqua corrente per 1 ora, questo serve per far cadere le spine. Scolarli e riporlo in un tegame, coprire e cuocere, senza aggiungere acqua, per 15 minuti. Farli raffreddare un pò ed eliminare le bucce e passate la frutta al passaverdura. Versare il composto ottenuto in una pentolina e cucinare a fiamma molto bassa per una decina di minuti. Aggiungere lo zucchero, il succo e la scorza di limone grattugiata e fare addensare, mescolando con un cucchiaio di legno senza fermarsi. Appena la confettura sarà densa al punto giusto, spegnere il fuoco e versarla nei barattoli che avrete precedentemente sterilizzato. Tappare e capovolgere per qualche minuto, dopo riporli in un luogo fresco e asciutto.
Crema al fico d’India
Ingredienti:
mezzo cucchiaio di farina di semola
6 fichi d’india
Preparazione:
Tagliare i fichi d’india e raccogliere la polpa. Cuocerla in una pentola aggiungendo mezzo bicchiere di acqua. Eliminare i semi passando la polpa in un setaccio e continuare a cucinare con mezzo bicchiere di latte e mezzo cucchiaio di farina di semola fin quando non si avrà raggiunto la densità preferita.
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