Se abbiamo scelto di proporvi la marmellata di melograno a pochi giorni da Capodanno non è certo un caso. Il frutto, aspro e fresco, è il simbolo della prosperità e in molti Paesi stranieri si usa proprio il melograno come accompagnamento e decorazione per molti dei piatti proposti per il 31 dicembre.
Se avete degli ospiti a casa per il cenone di Capodanno o volete fare un dono gradito a chi ha offerto la propria abitazione per i festeggiamenti, create queste marmellate, mettetele in un vasetto di vetro, chiudetele con un tovaglioro rosso, un nastro e legate ad esso un biglietto che indichi la dicitura “Capodanno 2011” e il vostro nome.
Ingredienti:
– otto melograni
– zucchero
– due mele
– sei barattoli di vetro di media grandezza
– stoffa e nastrini per la decorazione del vasetto
Procedimento:
Prendete una ciotola e sgranate all’interno i melograni pulendo bene ogni chicco e facendo attenzione che non vi siano residui di polpa gialla. Mettete tutti i chicchi in un frullatore e passateli velocemente fino a quando otterrete un composto omogeneo. Quando finalmente avrete ottenuto la passata di melograno mettete il tutto in una pentola di acciaio antiaderente e unite al composto lo zucchero necessario (sarà pari al peso del vostro succo).
Prendete le due mele e inseritele nella passata cuocendo il tutto, in questo modo avrete un addensante naturale. Lasciate la pentola sul fuoco fino all’ebollizione per circa mezz’ora continuando a mescolare per far sì che non si incolli. Quando il vostro contenuto sarà pronto potrete spegnere il fuoco.
Prendete ora i vasetti di vetro e sterilizzatevi immergendoli in un pentolone di acqua per circa 20 minuti. Al termine della cottura potrete finalmente iniziare a riempirli lasciandoli capovolti per 5 minuti. Lasciate raffreddare il tutto e iniziate la vostra decorazione: prendete il nastrino rosso, una stoffa rossa e iniziate a chiudere le vostre confezioni inserendo in esse anche un’etichetta dove scrivere i vostri auguri per il nuovo anno.
Quando i vostri amici apriranno la marmellata ricordate loro che potranno consumarla entro sei settimane.
Photo Credits | Thinkstock
Commenti (2)