Ipotesi brogli al Festival di Sanremo? Si, anche quest’anno. Il Codacons alcuni giorni fa aveva chiesto il blocco assoluto del sistema di televoto durante il Festival di Sanremo, come “forma di garanzia degli utenti“. I telespettatori, come avrete seguito nel corso delle serate del Festival canoro, sono stati destati dai continui moniti da parte del presentatore Gianni Morandi sulla totale e assoluta contrarietà e lotta contro ogni tipo di truffa volta a far prevalere un cantante o l’altro.
L’obbligo in capo alla Rai – aveva spiegato il Presidente Carlo Rienzi – di informare già da stasera i telespettatori circa il rischio di abusi nel meccanismo di voto, equivale ad ammettere con certezza le tante lacune del televoto denunciate negli ultimi anni dal Codacons, e la possibilità di illeciti a danno dei telespettatori, che in buona fede spendono soldi da casa.
Per Renzi, se la Rai non bloccherà il televoto o non adotterà misure tecniche per impedire l’accesso del call center, si apriranno scenari inquietanti
potrà essere infatti chiesta – ha dichiarato il presidente dell’associazione – la nullità della classifica finale della kermesse canora, invalidando anche la vittoria della prima canzone classificata, e potrebbero addirittura esserci pesanti ripercussioni sulle scommesse legate alla classifica del Festival di Sanremo
Il ricorso presentato dal Codacons e dall’ Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi è stato oggi rifiutato dal Tar del Lazio che ha salvato, di fatto, il televoto del Festival di Sanremo 2011. Tuttavia è stata accolta la richiesta relativa ai controlli post-voto, volti a verificare eventuali anomalie.
Il Tar del Lazio (II sezione, Giudice monocratico Luigi Tosti) ha respinto il ricorso, – leggiamo dal sito web del Codacons – non ravvisando la presenza di danno grave e irreparabile per gli utenti, ma ha accolto una delle richieste presentate dal Codacons e dall’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi, ossia quella relativa ai controlli post-voto, volti a verificare eventuali anomalie nei flussi del televoto, come previsto dall’ Autorità per le comunicazioni.
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