Problemi economici, 15mila nascite in meno nei primi sei mesi del 2016

di Redazione Commenta

Gli italiani hanno problemi economici e rinunciano a fare figli. Non si tratta certo di una novità, perché da tempo si avverte un calo drastico nelle nascite. Mai però come nei primi sei mesi del 2016 quando sono quasi 15mila i bimbi in meno nati rispetto allo scorso anno.

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L’ultimo rapporto Istat è di quelli che deve fare riflettere: in Italia, da gennaio a giugno compreso, ci sono state 14.600 nascite in meno rispetto al 2014. Un calo mai registrato in epoca recente, del 6%. In numeri assoluti significa 221.500 nuovi nati contro i 236.100 di un anno fa. Insomma l’Italia è un paese che sta andando invecchiandosi, i bambini non nascono perché sono sempre meno gli italiani che decidono di rischiare e mettere almondo un bebè in condizioni di grande incertezza economica.

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Ancora troppo alta è la disoccupazione, considerando poi anche anche gli stipendi medi si sono abbassati di un bel po’. C’è chi non lavora, chi lavora ma non riscuote con puntualità, ecco che decidere di mettere al mondo un figlio diventa per molti una scelta irresponsabile. E il quadro è presto disegnato nel rapporto stilato dall’Istat che altro non è che la fotografia di un paese che demograficamente non cresce, tutt’altro. Nel 2014 il saldo naturale è stato negativo: significa che sono state registrate più morti che nascite: 647mila contro 485. Gli italiani non se la sentono di procreare e i numeri delle nascite calano vertiginosamente.

Foto | Thinkstock

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