Il pane è alla base dell’alimentazione mediterranea ma spesso e volentieri è una delle maggiori fonti di spreco: come spiega nel dettaglio il direttore di Non sprecare, Antonio Galdo, più di un terzo del pane che avanza nei panifici che lo vendono viene direttamente buttato nella spazzatura.
Uno spreco doppio perché questo gesto rappresenta sia uno spreco economico che alimentare: con la povertà che c’è nel mondo buttare via cose da mangiare è sempre un gesto che dovrebbe fare riflettere. E a questo hanno pensato alcuni studenti dell’Università di Padova che hanno dato vita al progetto Pane in Attesa, mirato non solo a evitare gli sprechi alimentari ma ad aiutare concretamente i più bisognosi. Portando avanti questo progetto, i clienti dei panifici aderenti hanno la possibilità di acquistare una quantità aggiuntiva di pane che, invece di essere destinato alla spazzatura come d’abitudine, verrà devoluto ad alcune associazioni che si occupano di aiutare le persone più bisognose.
Pane in Attesa è dunque un progetto ottimo per aiutare chi ne ha più bisogno riducendo di grande quantità gli sprechi alimentari. Purtroppo ancora oggi molte persone buttano generi alimentari di ogni tipo senza pensare che questi potrebbero sfamare molte persone che i soldi per comprare quei generi alimentari nemmeno li hanno. Basta un piccolo gesto e un pochino più di attenzione (inutile cucinare quantità enormi di cibo se sappiamo di non consumarlo, meglio farne un po’ per volta cercando di ridurre gli sprechi) per evitare di buttare via gli alimenti
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