La crisi si fa sentire anche a Natale. Natale, pranzo al ristorante, anche questo fa parte della tradizione e aiuta a dimenticare difficoltà e problemi. Inoltre si spenderà come l’anno scorso o meno.
Molti locali, da sempre chiusi il giorno di Natale, quest’anno resteranno aperti il 25 dicembre nel tentativo di compensare, almeno in parte, il crollo degli affari,
annuncia il segretario provinciale della Fiepet-Confesercenti, Cesare Groppi. Rispetto allo scorso anno, infatti, resteranno aperti circa 53.000 ristoranti (il 72,4% del totale), il 2,8% in più rispetto all’anno scorso. Nonostante tredicesime e regali tuttavia, gli taliani quest’anno andranno meno al ristorante e per coloro che non vi rinunceranno ci sono delle buone notizie: a comunicarle è sempre Fiepet Confcommercio, che segnala anche come un 71,4% degli esercenti manterrà i prezzi invariati e solo una piccola minoranza, il 7,1%, farà pagare un conto più salato. Secondo l’indagine, gli esercenti sono intenzionati a incoraggiare i clienti anche in tempi di crisi.
Da parte nostra – commenta il presidente Fiepet, Lino Enrico Stoppani – cerchiamo di fare del nostro meglio per far pesare il meno possibile il clima difficile ai nostri clienti. Non possiamo permettere che le nostre tradizioni vengano spazzate via dalle tempeste della finanza e dell’economia globale.
Gli esercenti agiranno sia sui prezzi (il 90,9%), ma anche arricchendo il numero delle portate (66,7%) e ricorrendo a prodotti meno costosi e, comunque, puntando soprattutto sui prodotti locali. Il 64,3% dei ristoratori proporrà menu tra i 25 e i 35 euro. Prevale il menu tutto compreso, mentre in un ristorante su dieci i clienti potranno scegliere alla carta. Nonostante la crisi, non mancheranno, infatti, le offerte “esclusive” con prodotti costosi o di importazione destinate ad una ristrettissima fascia della popolazione.
Ciò nonostante il numero dei clienti si ridurrà di circa l’1,5% rispetto allo scorso anno. In totale, secondo le stime di Fipe Confcommercio, al pranzo del 25 al ristorante saranno destinati 214,5 milioni di euro, l’11% in meno del 2007.