Qualche giorno fa è stato avviato Stradecomuni, il nuovo portale delle Poste Italiane. Attraverso tale portale, dedicato alle amministrazioni locali, i Comuni hanno l’opportunità di gestire ed aggiornare in modo più semplice e veloce lo stradario, l’onomastica stradale e la numerazione civica. Tutto questo è fattibile grazie all’integrazione dei dati comunali con quelli che Poste Italiane gestisce per le attività di recapito. I Comuni potranno così lavorare sulla toponomastica con il dettaglio su unità abitative o esercizi commerciali presenti sul territorio. La pubblica amministrazione ha a disposizione online la base dati di Poste Italiane con oltre 950.000 strade e più di 15 milioni di numeri civici.
Tra le principali funzionalità offerte dal portale è presente quella che permette di scaricare i dati relativi ad abitazioni, negozi, uffici per singola strada e numero civico, così come si potranno integrare le informazioni toponomastiche del Comune con altri dati di proprio interesse sia testuali sia come file allegati, confrontare i nomi di strade presenti nel Comune rispetto a quelle presenti sul territorio nazionale registrate nel database di Poste Italiane. Stradecomuni fornisce quindi un vero e proprio stradario elettronico. Questo stradario on line, messo a disposizione sul sito di Poste Italiane, è raggiungibile dalla pagina “Postegov” dedicata ai servizi per la pubblica amministrazione, previa registrazione al sito.
Tramite questo nuovo servizio, Poste italiane ha ampliato di gran lunga le opportunità dedicate alla pubblica amministrazione, che già in passato, appunto, ha avviato numerosi sportelli su tutto il territorio, come lo “Sportello Amico”, sportello postale di cui ne esistono ben 5740 in Italia, e che sono stati creati nell’ambito del progetto di Reti Amiche del Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione, per semplificare il dialogo tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Non solo quest’ultima, ma anche le grandi imprese, potranno in tal modo ridurre gli oneri tecnici relativi alla manutenzione, avendo a disposizione uno strumento che risulta essere in linea con le indicazioni fornite dall’Istat per le operazioni di censimento della popolazione italiana nel biennio 2010-2011.