Il diritto allo studio è un diritto tutelato dalla Costituzione italiana, tutti i cittadini hanno diritto di studiare, i livelli base dell’istruzione devono essere accessibili per tutti e deve essere consentito un accesso meritocratico ai livelli più alti dell’istruzione superiore e universitaria, prevedendo un sistema di borse di studio per i meno abbienti.
La scuola è aperta a tutti – recita l’art. 34 -. L´istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.
Sono gli enunciati che la nostra Repubblica mette in atto con i mezzi a propria disposizione, tuttavia bisogna anche ammettere che proseguire gli studi a volte, a causa dei costi, diventa una strada difficile da proseguire. Poste Italiane con il Prestito BancoPosta Studi permette ai richiedenti di ottenere 1.000 euro per ogni figlio iscritto alla scuola elementare o alla scuola media inferiore, 2.000 euro per ogni figlio iscritto alla scuola media superiore o 3.000 euro per ogni figlio iscritto all’università, a corsi professionali o di specializzazione. L’importo massimo richiedibile è di un totale di 5.000 euro per famiglia, rimborsabili in 12 o 24 rate mensili, addebitate direttamente sul conto corrente BancoPosta, al fine di sostenere le spese per l’istruzione dei propri figli ed al fine di poter valorizzare al meglio il loro futuro.
Il Prestito BancoPosta Studi offre condizioni più vantaggiose rispetto al tradizionale Prestito BancoPosta con un tasso di interesse annuo pari 6,90% (TAEG massimo del 7,15%) e nessuna spesa per l’istruttoria, per l’incasso rate e per l’invio delle comunicazioni periodiche. Il Prestito BancoPosta Studi di Poste Italiane, proposto alle famiglie consumatrici in collaborazione con il colosso bancario Deutsche Bank, può essere richiesto a partire dal giorno 1 settembre 2010, e, salvo proroghe, fino e non oltre la data del 15 dicembre 2010.