Blackout Poste Italiane: come chiedere i danni

Lo scorso giugno si è verificato un blackout di Poste Italiane che ha creato non pochi disagi agli utenti. La stessa storia si è ripetuta lo scorso 1 ottobre, tanto da dimostrare che l’azienda non ha preso provvedimenti per risolvere il problema, per cui chiunque avesse subito dei disagi nella giornata di blackout, può richiedere i danni.

A comunicarlo è l’Aduc, associazione a tutela dei consumatori, che spiega quali sono stati i disagi riportati dagli utenti a causa del blackout:

Indipendentemente dal giudizio che si può dare sull’irresponsabilità di chi gestisce servizi in regime di monopolio, sono migliaia le persone che hanno subito un danno, e siccome non si tratta di una situazione determinatasi in seguito a calamità o casualità, i motivi per ottenere un rimborso ci sono tutti. I danni li ha subiti, per esempio:

chi doveva pagare una multa al codice della strada ed era l’ultimo giorno valido: gli importi sono raddoppiati;

chi doveva pagare un’utenza e nella prossima bolletta gli verranno addebitati interessi e more;

chi doveva pagare una tassa comunale come Tosap, Ici o altro, dove le penali anche per un giorno di ritardo sono salatissime;

chi doveva ritirare la pensione e il 1° ottobre non lo ha potuto fare, ( e neanche il 2 perché era domenica);

pensioni le cui minime sono da fame e che già negli ultimi giorni del mese lasciano gli anziani con le tasche vuote, per cui anche pochi giorni di ritardi provocano disagi terribili;

chiunque ha dovuto fare code incredibili, recandosi più volte alle Poste.

Ognuno, quindi, può inviare una raccomandata A/R indirizzata alle Poste, in cui specifica il disagio subito, se possibile inserendo anche i numerini strappati all’ufficio per mettersi in fila. Bisogna precisare i danni subiti ed inviare la raccomandata chiedendo il pagamento entro 15 giorni, onde evitare di rivolgersi alle autorità giudiziarie. In caso di necessità, l’Aduc ha messo a disposizione i servizi di consulenza, voi avete subito qualche disagio?