Risparmiare sulla benzina, i consigli del sole24ore

Come detto più volte il prezzo della benzina ha raggiunto cifre da capogiro e ognuno si affanna in un modo o nell’altro cercando di risparmiare anche l’ultima goccia di benzina. Per far ciò ogni ente, associazione, etc. dà dei consigli che possono essere più o meno validi. Oggi voglio condividere con tutti voi le 10 regole del sole24ore che mi sembrano davvero ottime e attente alle esigenza di chi comunque non vuole andare in giro a 15km/h per risparmiare benzina. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.

1 – Non portate mai il motore oltre i 2.000 giri se a gasolio e i 3.000 se a benzina.
2 – Non scendete sotto i 1.500 giri.
3 – In ogni caso, ricordate che i consumi salgono rapidamente se si fa girare il motore oltre i 2/3 del regime massimo.
4 – Se vi serve guadagnare velocità con una certa rapidità, dovete scegliere se tirare le marce basse e premere poco l’acceleratore o passare alle marce alte e schiacciare molto. Se potete, è preferibile la seconda opzione..
5 – Se siete a un semaforo di cui sapete che ha tempi d’attesa lunghi, spegnete il motore.

Nuove regole per gli assegni, oramai ci siamo

Obbligo di emettere solo assegni “non trasferibili” dai 5.000 euro in su, il pagamento di una tassa di 1,50 euro ad assegno qualora si vogliano emettere cheque liberi e l’impossibilità di emettere assegni “a me medesimo” se non per l’incasso di contanti da parte della stessa persona che li ha emessi. Queste sono solo alcune delle nuove regole per gli assegni che scatteranno da mercoledì prossimo, ovvero dal 30 aprile.

Tutte queste novità sono state pensate dal Ministero dell’Economia per combattere fenomeni di riciclaggio e per adeguarsi alla normativa del Unione Europea. Tra le novità, anche le modalità della cosiddetta girata: dovrà indicare, pena la sua nullità, anche il codice fiscale di chi la effettua. Ma ecco che l’Abi, associazione bancaria italiana, ci ricorda le sei regole principali per noi clienti.

Parte in Piemonte una campagna di informazione sullo “scontrino parlante”

Sono passati oramai nove mesi dall’introduzione dello scontrino parlante, ovvero il nuovo sistema di fatturazione per i medicinali, ma la confusione ad oggi è ancora tanta. Per questo motivo in Piemonte Federfarma in collaborazione con l’Agenzia delle Entrare hanno deciso di aiutare i contribuenti con una campagna informativa. Per questo motivo da ieri in più di 1400 farmacie piemontesi sono stati esposti dei manifesti esplicativi per la compilazione della dichiarazione dei redditi alla luce di questa novità.

Infatti stando a quanto stabilito nella scorsa Finanziaria dal 1 luglio 2007 per poter detrarre le spese sanitarie relative all’acquisto dei farmaci è necessario possedere il cosiddetto “scontrino parlante” che specifica la natura, quantità, e la qualità dei beni acquistati, oltre che al codice fiscale del destinatario del farmaco. Date le difficoltà legate all’introduzione, l’Agenzia delle Entrate ha poi previsto la possibilità di integrare gli “scontrini non parlanti” emessi tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2007 con un unico foglio aggiuntivo firmato dal contribuente, un’autocertificazione insomma, che contenga il codice fiscale dell’acquirente del farmaco, il numero identificativo dello scontrino nonché la natura, la qualità e la quantità di medicinale.

Caro-vita: spesa più cara al Nord che al Sud

Se non fosse per le spese di viaggio ci converrebbe fare su e giù per tutto lo stivale alla ricerca dei prezzi più convenienti: secondo uno studio presentato da Istat, Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne infatti è notevole il divario tra Nord e Sud rispetto ai costi sostenuti per l’acquisto di 1700 articoli tra spesa alimentare, abbigliamento, calzature e arredamento (che rappresentano il 35% dei consumi degli italiani). Le città più care in assoluto si sono rivelate Trieste, Milano, Genova e Bolzano, mentre quelle dove vivere costa meno sono Palermo, Napoli, L’Aquila e Campobasso. Questo almeno secondo i dati raccolti nel 2006.

In particolare le città dove si spende di più per l’acquisto di beni alimentari sono Milano e Bolzano: qui i supermercati espongono prezzi più elevati di oltre il 10% rispetto a tutti gli altri capoluoghi. In testa Bolzano con il suo 13% in più rispetto alla media nazionale. Il dato inverso riguarda invece Napoli e Bari per le quali è stato registrato il 12% in meno. Riguardo il settore alimentari le differenze di prezzo più consistenti tra Nord e Sud riguardano i prodotti freschi. Qualche sorpresa giunge invece dal settore abbigliamento: se fra le città più care troviamo ancora Bolzano, insieme a Venezia e Trieste, anche a Reggio Calabria acquistare abiti e scarpe costa di più che ad Aosta dove si registrano prezzi più bassi del 10%. Se invece volete mettere su casa, meglio fare i vostri acquisti a Campobasso (-22,8%) ed evitare accuratamente Milano (+25,8%) e Roma (+12,8%). Ma anche ad Aosta, Genova e Firenze non si scherza: qui arredare la vostra casa costa il 5% in più.

Risparmiare sulla spedizione di libri e non solo

Piego di Libri, questo il nome della tariffa, scontata, che Poste Italiane applica alla spedizione di materiale editoriale (ibri, fumetti, fascicoli, etc.) su tutto il territorio nazionale. Il costo di spedizione fino a 2Kg è di 1,28 euro con invio prioritario, 3,63 euro invece il costo per la spedizione tracciabile con raccomandata. Una tariffa davvero molto conveniente rispetto a quella standard.

Vi avviso, all’ufficio postale potrebbe nascere una discussione con l’impiegato delle poste, infatti è probabile che questo vi dica che il piego di libri perché è un servizio solo per editori, voi gli rispondete che il piego di libri autorizzato (che è quello per editori) costa circa due euro, ma che voi volete il piego di libri ordinario (che possono fare TUTTI) a 3,63 euro.

Ecco 7 regole per risparmiare sulla benzina

Il prezzo della benzina come detto più volte è in forte crescita, infatti oggi per un litro di verde occorre 1,41 euro, e nessun marchio fa eccezione. Tutti hanno rivisto al rialzo i listini del carburante: Api, Erg, Ip e Total, che si posizionano così su livelli record di 1,412-1,413 euro al litro. Per un pieno di benzina di un’auto di media cilindrata ci vogliono quasi 71 euro.

Di poco inferiore – circa 70 euro – un pieno di diesel, visto che il gasolio resta sui massimi e sfiora quota 1,40. E visto che tra il 25 aprile e il primo maggio circa 10 milioni di italiani si metteranno in viaggio, in prevalenza con la propria automobile, l’ Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori) ci da 7 regole per evitare di spendere molto alla voce Benzina. In attesa, dice l’ Associazione, che il Governo diminuisca la tassazione, responsabile per il 66% del prezzo. Questi i consigli del Aduc:

Con l’Eni si possono rateizzare le bollette! Lo sapevate?

Brutte notizie per l’Eni, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha multato la società per 3,24 milioni di euro con la motivazione di: «violazione di garanzie in materia di tutela commerciale dei consumatori». La sanzione in particolare riguarda la mancata informazione, ai clienti interessanti della possibilità di rateizzare la bolletta del gas. L’Eni, precisa una nota dell’Authority, «non ha rispettato le disposizioni dell’Autorità che richiedono, per tutte le imprese, una preventiva individuazione delle bollette rateizzabili tra quelle emesse».

La decisione di sanzionare l’azienda è stata presa al termine di un’istruttoria formalein base alla quale è stata accertata l’inosservanza dell’art. 10.2 della delibera n. 229/01, che impone l’obbligo di informare specificatamente i singoli clienti, circa la concreta possibilità di rateizzare i pagamenti, utilizzando proprio le bollette relative agli stessi pagamenti rateizzabili. Quest’obbligo informativo, osserva l’Autorità, «assume particolare rilievo soprattutto nei frequenti casi di letture a conguaglio del contatore, spesso causa di importi particolarmente elevati».

Risparmiare sugli abiti grazie a “La Redoute”

Avete sempre desiderato di acquistare abiti di qualità a costi contenuti? Allora ci sono buone notizie per voi: arriva finalmente anche in Italia LaRedoute, la “boutique” francese che vi permetterà di ricevere direttamente a casa vostra abiti, calzature, intimo, accessori e biancheria per la casa a prezzi, se non proprio stracciati, quantomeno accessibili. Sono oltre 2500 le offerte incluse nel catalogo, che potrete ricevere per posta su richiesta o consultare on line sul sito www.laredoute.it, per uomo, donna (anche premam), bambino e neonato. Abiti e accessori eleganti, prêt-à-porter, sportivi, accanto a una enorme scelta di biancheria e arredo per la casa: si va dal coprimaterasso da 12,50 euro alla fodere per poltrona a 61.90 euro.

A rendere ancora più allettanti le proposte La redoute gli abiti firmati: tra i jeans spiccano i Lewis a 89,90 euro e i Lee a poco più di 100 euro, tra le calzature invece la fanno da padrone le scarpe da ginnastica Puma da 31,90 euro, le Geox a 69,90 euro, le Nike a 84 euro. Per ciascuna di queste marche sono disponibili anche maglie, felpe e boxer in modelli (e prezzi) diversi. Se invece non vi interessano gli articoli griffati potete trovare una moltitudine di offerte tra vestiti, taglieur, giacche, cappotti, costumi da bagno e quant’altro, a partire da 9,90 euro.

Abolire la figura di Mister Prezzi! Diteci la vostra

“L’inflazione demoralizza i consumatori”. E via con le solite storie ovvero cittadini che riducono i consumi a partire da quelli voluttari fino ad arrivare a quelli alimentari. Si riducono i costi per divertimenti vari, cene, viaggi, si fa la spesa nei discount. Quindi la domanda più lecita in questa incerta situazione politica italiana è: ma cosa farà il governo Berlusconi per risolvere il problema?

Va detto che qui c’è un brutto precedente, a mio avviso, infatti nel 2001 tra le prime cose che fece il ministro Tremonti ci fu lo scioglimento dei Comitati euro, che erano stati voluti da Ciampi per vegliare sul passaggio alla moneta unica, con le conseguenze speculative che sappiamo. Questa volta il bersaglio di questa stessa politica sarà Mister Prezzi come molti economisti vicino al nuovo governo affermano? Personalmente ritengo, e come me molte associazioni dei consumatori, che sarebbe davvero una azione grave, se il governo facesse una cosa del genere.

Le spedizioni tramite posta sono lente? Sperate di non dover aspettare due anni

Mi voglio occupare oggi di un caso tanto buffo quanto preoccupante. Una signora nel giugno del 2006 invia un pacco dagli Stati Uniti, oggi 24 aprile 2008, la suddetta signora è ancora in attesa del pacco. Il Centro per I Diritti del Cittadino – Codici Campania ha inviato in merito una nota di diffida alla Direzione Generale di Poste Italiane per denunciare la gravità di una situazione occorsa al suo associato.

Lo riferisce Codici in un comunicato. L’associato, all’epoca minorenne, residente nella zona vesuviana, dopo un soggiorno studio trascorso negli Stati Uniti, in vista del suo rientro in Italia ha provveduto ad inviare un pacco del peso di circa 30 Kg, contenente capi di vestiario, libri e documenti di vario uso personale, del valore di oltre 400 dollari al proprio indirizzo di residenza.

180 e 324 euro in più all’anno rispettivamente per benzina e gasolio

Come detto più volte il prezzo della benzina aumenta ad un ritmo preoccupante, proprio in questi giorni hanno raggiunto nuovi record, segnando rispettivamente 1,41 per la benzina e 1,39 per il gasolio (Euro al litro). Per questo è stato calcolato che un automobilista che fa in media due pieni al mese, dopo questi rincari, dovrà far fronte ad aumenti mensili di 15 euro per la benzina e di 27 euro per il gasolio.

Se andiamo a considerare un anno queste cifra si trasformano in 180 per la benzina e 324 per il gasolio. Aumenti da capogiro. Ma come si potrebbe fare per ridurre il costo dell’oro nero? Beh innanzitutto bisognerebbe avviare un processo di liberalizzazioni, permettendo ai distributori di comprare direttamente almeno il 50 per cento del carburante che eroga.

Il prezzo è giusto? Scoprilo con un SMS

Quando vi assale il dubbio che il prodotto alimentare che intendete acquistare abbia un prezzo maggiore del dovuto prendete il vostro cellulare e inviate un messaggio! A chi? Ma al Servizio smsconsumatori, risponderà il Ministero delle politiche agricole e vi dirà se il prezzo praticato è regolare o è frutto di una condotta poco etica da parte del negoziante. Inviando un SMS al numero 47947 potrete conoscere il prezzo medio sia all’ingrosso che al dettaglio, ma anche all’origine, di 84 prodotti alimentari di largo consumo in funzione delle diverse aree geografiche (Nord-Centro-Sud). Basta indicare il nome del prodotto (solo quello) e premere invio. Il servizio ovviamente è gratuito.

I prezzi al dettaglio verranno rilevati quotidianamente dal martedì al sabato e saranno disponibili in versione aggiornata a partire dalle 13.30. I prezzi all’origine e all’ingrosso saranno invece rilevati settimanalmente. Se uno dei prodotti dei quali avete richiesto il prezzo è disponibile in più varietà riceverete un SMS per ciascuna di esse, se invece questo non si trova fra gli 84 monitorati vi verrà segnalato con un messaggio di risposta. Ma il Ministero non si è fermato qui: se vi capitasse di imbattervi in prezzi poco onesti potete visitare il sito dedicato al servizio e segnalarlo insieme ad eventuali violazioni delle norme in materia di sicurezza ed etichettatura degli alimenti, e condizioni igieniche dei locali.

Ponti e ponticelli: ecco come risparmiare sulle vacanze

Cari lettori, sto amando l’aprile di quest’anno tra elezioni, liberazione, ponte, ponticello a scuola ci vado 3 volte a settimana. Chi è nelle mie stesse condizioni sicuramente starà cercando una meta vicino casa dove trascorrere questi ponti. Come possiamo risparmiare per queste vacanze? C’è lo dice Federconsumatori che presenta la guida Trascorrere le vacanze risparmiando.

Innanzitutto si consiglia un week-end in fattoria o agriturismo, per ri-scoprire quella cosa chiamata natura. Questa la scelta per i più giovani o per le famiglie con bambini. Lontani dalla città e dai ritmi forsennati, immersi nel verde, un esperienza davvero rilassante ma anche (Veltroni docet) dinamica per chi vuole svagarsi con passeggiate, cavalcate, etc. I prezzi medi vanno da 30 a 45 euro per mezza pensione al giorno e dai 280 a 320 per mezza pensione a settimana. Per un week-end in hotel, sicuramente con più confort avremo speso una cifra che va dagli 80 ai 120 euro per la mezza pensione, al giorno. Quasi l’ 80 per cento in più rispetto alla nostra vacanza in agriturismo.

Addio all’Ici, ma quanto si risparmia?

Una delle promesse elettorali più in voga in questo periodo è l’eliminazione del Ici. Si prevedono forti risparmio sopratutto per le città del Nord. Da Bologna a Padova, da Ferrara a Biella, nelle Regioni settentrionali l’abitazione «costa» ancora tra i 170 e i 320 euro in termini di Ici, anche dopo lo sconto statale introdotto con la Finanziaria 2008. Al Sud questa abolizione non porterà grandi cambiamenti, infatti a Lecce, Catanzaro o Palermo, l’addio all’imposta porta in media benefici di poche decine di euro. La ragione è nelle rendite catastali del 1992.

Intanto si blocca l’Ici sulle case ex rurali e su quelle non dichiarate al Catasto, per i timori di autodenunciare un abuso edilizio. Più tiepida l’attesa in molte città medie e piccole, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l’imposta media, soprattutto dopo il nuovo sconto statale introdotto dalla Finanziaria 2008, è ridotta a una manciata di euro, dai 12 euro di Reggio Calabria ai 45 di Frosinone fino agli 86 di Napoli.