Si parla tanto dell’importo della Tasi 2014 per le prime case, ma la Tasi grava anche su imprese e aziende, e non poco, se si considera che il carico fiscale aumenterà rispetto al 2013 per il 50% degli enti. La prima rata di ottobre, da pagare entro il giorno 16, non va presa sottogamba.
Si avvicina la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi 2014 e imprese e aziende scoprono, nella metà dei casi, di dover saldare un conto più caro rispetto al 2013. Secondo elaborazioni de Il Sole 24 Ore con la Tasi il conto per gli immobili strumentali sale in 4278 comuni italiani, ovvero nel 53% del totale, con una pressione sul mattone di imprese e aziende che sale in media di circa il nove per cento, e se si vanno ad analizzare i dati degli ultimi anni ci si rende conto dello straordinario aumento dell’importo delle tasse sugli edifici per le imprese e le aziende italiane.
Il carico fiscale su un capannone da 700 mila euro di valore catastale locato a Milano è pari, nel 2014, sommando Imu e Tasi, a 7232 euro contro i 6638 del 2013 e i 2692 del 2011. A Roma la Tasi e l’Imu esercitano su un simile capannone un carico fiscale di 7232 euro, mentre nel 2013 era di 6638, a Cagliari di 6858 euro contro i 6157 dell’anno precedente. Per gli immobili di aziende imprese Imu e Tasi 2014 hanno una media aliquote per mille dell’8,6 per mille contro gli 8 dell’Imu 2013 e i 7,6 dell’Imu 2012. Dati che testimoniano quanto la pressione fiscale aumenti di anno in anno: i titolari di imprese non si stupiscano, pertanto, se quest’anno si ritroveranno a pagare somme ancora più alte. Si tratta, purtroppo, di una situazione assai comune.
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