La tassa sui servizi non grava solo sulla prima casa: per altri fabbricati la Tasi 2014 si aggiunge all’Imu, secondo le ultime stime, in più di 3800 comuni su 7405 sugli immobili affittati, i fabbricati produttivi, le strutture rurali strumentali e le aree edificabili.
Si avvicina la rata di ottobre della Tasi 2014 e anche per i cosiddetti altri fabbricati la tassa si rivela alquanto pesante. In un numero molto elevato di comuni, difatti, l’imposta si aggiunge all’Imu. Purtroppo sono casi in cui la Tasi si presenta come una sorta di addizionale impropria dell’Imu. Per altri immobili o fabbricati le aliquote Tasi 2014 hanno un valore medio dell’1,31 per mille, che è notevolmente inferiore all’1,95 per mille registrato per la Tasi sulla prima casa, ma comunque rilevante.
Il quadro per il pagamento della Tasi 2014 è molto complicato e la Tasi per gli altri fabbricati non fa eccezione: si registra di fatti una grande varietà di soluzioni a seconda dei singoli comuni, con molti enti locali che hanno istituito aliquote differenziate per le varie tipologie di altri immobili. Ricordiamo che per essere certi di non commettere errori è fondamentale leggere la delibera ufficiale del proprio comune sulla Tasi reperibile nella lista pubblicata sul sito del MEF.
Per quanto riguarda gli immobili affittati più nello specifico, ricordiamo che la quota della tassa a carico dell’inquilini in teoria varia dal 10 al 30% (valore medio aggiornato pari al 18,4%) ma che sono possibili eccezioni: alcuni comuni hanno infatti deciso di non far pagare nulla agli inquilini. Anche in questo caso il punto di riferimento per non incorrere in errori è la delibera ufficiale del proprio comune.
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