La liquidazione anticipata del TFR in busta paga sarà possibile a partire dal prossimo primo marzo dopo l’approvazione e la pubblicazione in GU della Legge di stabilità del Governo Renzi. I soldi in questo caso arrivano subito, ma attenzione poiché le tasse sono più pesanti rispetto alla normale erogazione del trattamento di fine rapporto.
Una misura che può portare un aumento in busta paga subito è la liquidazione anticipata del TFR. Tale possibilità alla fine arriverà davvero e a breve: si potrà scegliere questa opzione a partire dal primo marzo 2015 e fino alla 31 giugno 2018. Tutto molto interessante, ma attenzione: la tassazione cambia per chi sceglie il TFR anticipato. Con la liquidazione anticipata in busta paga, infatti, la somma è assoggettata alla tassazione ordinaria, con aliquota marginale Irpef e addizionali, a differenza di quanto succede normalmente per il trattamento di fine rapporto, per il quale è prevista una tassazione separata e agevolata (per via del fatto che la somma viene maturata durante il rapporto ma erogata solo dopo). Quindi a chi vuole beneficiare di questa opzione subito è consigliato tener conto della differente tassazione e approntare i relativi calcoli.
Ricordiamo inoltre un altro fattore fondamentale in merito alla liquidazione anticipata del trattamento di fine rapporto in busta paga: chi sceglierà questa opzione non potrà più tornare indietro prima del tempo di chiusura previsto, ovvero fino al 31 giugno 2018. I lavoratori dipendenti del privato agricoli o domestici non potranno comunque richiedere l’opzione per la liquidazione del TFR in anticipo.
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