Manca poco più di un mese alla data di scadenza per il pagamento dell’acconto di Imu e Tasi 2015, e già si prevede che molti comuni non delibereranno in tempo le aliquote. Vediamo la situazione aggiornata e quali aliquote considerare in caso mancassero le nuove delibere da parte del proprio comune.
Con la proroga al 30 luglio per i bilanci preventivi degli enti locali, ripercussioni anche su Imu e Tasi 2015: le decisioni tenderanno inevitabilmente a slittare e pertanto è lecito attendersi in molti comuni la mancata delibera delle aliquote di Tasi e Imu per il 2015 nei tempi utili per il pagamento dell’acconto delle due tasse, per il quale, in entrambi i casi, la data ultima per non incorrere in more è quella del 16 giugno.
Cosa succede se il comune non delibera le nuove aliquote? Come ricordano gli esperti de Il sole 24 ore, in tal caso il contribuente deve prendere come riferimento le aliquote del 2014 per il calcolo degli importi da versare per l’una e l’altra tassa. Per la Tasi abbiamo inoltre delle cattive notizie inerenti i bollettini: se i bollettini precompilati dovrebbero, in teoria, essere inviati dai comuni presso l’abitazione dei cittadini, la realtà è assai diversa, e sebbene si sia giunti a una soluzione compromesso, ovvero la possibilità per i cittadini di richiedere il bollettino precompilato per la Tasi all’ente locale, sembra che per il momento molti comuni non siano comunque in grado di soddisfare la richiesta.
Ancora una volta per il pagamento di Imu e Tasi occorrerà armarsi di pazienza e di calcolatrice, calcolare il giusto importo e procedere al pagamento, con la speranza che gli annunci in merito alla semplificazione di tali tasse nel 2016 vengano confermati.
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