Quasi pronto il Dpcm per la proroga del modello Unico 2015 per la dichiarazione dei redditi, ma lo slittamento dei tempi fino al 6 luglio non riguarderà tutti i contribuenti tenuti al completamento del modulo Unico. Il Dpcm, infatti, è dedicato a studi di settore e forfettari.
Con l’avvicinarsi della scadenza per la dichiarazione dei redditi 2015, per chi usa il modello Unico, si avvicina anche la proroga parziale per l’invio del modulo: il Dpcm che decreterà lo slittamento al 6 luglio interesserà studi di settore ma non solo, la proroga varrà anche per i contribuenti minimi, ovvero i contribuenti la cui imposta sostitutiva è al 5 per cento, e per i forfettari (stando alle ultime notizie). Per forfettari si intendono i soggetti che sono entrati a far parte del nuovo regime stabilito dal Governo Renzi con l’ultima Legge di stabilità (e che ha scatenato non poche polemiche).
La scadenza per il versamento delle imposte correlate a Unico è fissato al 16 giugno (martedì “nero” in quanto ultimo giorno valido per pagare, tra le altre cose, anche Imu e Tasi 2015), i soggetti non interessati dalla proroga in arrivo, pertanto, hanno a disposizione poco più di due settimane per provvedere all’Unico 2015, mentre per gli altri, se come è quasi certo sarà confermato lo slittamento, ci saranno altri venti giorni prima del termine ultimo, che come già indicato cadrà il 6 luglio, di lunedì.
Va da sé che con la proroga per l’Unico 2015 dovuta ai ritardi nel rilascio del software Gerico, si avrà uno slittamento anche delle tempistiche utili per pagare in ritardo con una maggiorazione dello 0,4% (dal 7 luglio prossimo fino al 20 agosto).
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