Il governo Renzi intende far cassa tagliando sulle detrazioni fiscali per spese sanitarie nel 2016, sulle detrazioni per i contributi per le badanti, ma anche sugli sgravi legati all’edilizia e alle spese veterinarie. Ecco le ipotesi di cambiamento: le fasce di reddito dovrebbero determinare chi subirà maggiormente le conseguenze dei tagli.
Cambiamenti in vista per le detrazioni fiscali nel 2016, per le spese sanitarie e non solo. Il governo Renzi prepara una serie di tagli per un importo che dovrebbe aggirarsi sugli 1,54 miliardi di euro. Tra le 52 agevolazioni fiscali che l’esecutivo intende ritoccare (e non in favore dei cittadini), abbiamo quella fondamentale sulle spese sanitarie: in questo caso le ipotesi sono principalmente due: la detrazione fiscale al 19 per cento viene azzerata per i ricchi, ovvero niente agevolazioni a partire dalla soglia dei 75 mila euro, con detrazioni progressivamente più sottili dai 55 mila ai 75 mila euro e detrazioni piene entro i 55 mila euro annuali.
Per le detrazioni sulle spese sanitarie dal 2016 potrebbe tuttavia essere applicata una seconda strategia: zero detrazioni per tutti i redditi sopra i 95 mila euro, detrazioni via via minori dai 74 mila ai 95 mila euro, e piene detrazioni fino ai 75 mila euro di reddito annuali. Questa seconda ipotesi è assai meno pesante, ma non vi sono certezza che sarà quella scelta dall’esecutivo. Per gli italiani, considerando che oltre alle agevolazioni sanitarie ne verranno tagliate moltissime altre (dalle spese funebri ai contributi previdenziali per le colf, passando per la probabile eliminazione del bonus mobili) si preparano quindi spiacevoli novità.
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