Giacomo D’Arrigo, coordinatore nazionale Anci Giovane e componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione dei Comuni ha presentato in questi giorni l’emendamento proposto dalla Consulta dei giovani amministratori e che verra’ presentato al decreto Liberalizzazioni in discussione alle Camere. Lo scopo é quello di aiutare i giovani che decidono di creare nuove imprese.
Un’iniziativa concreta per sostenere i giovani che vogliono fare impresa e per dare un contributo reale a crescita e sviluppo in tutti i territori – sottolinea il coordinatore nazionale -. La nostra idea di fondo e’ fare in modo che per i giovani che vogliono fare impresa, scommettendo su se stessi e loro comunita’, ci sia un abbattimento dei costi fissi di tipo burocratico e quelli notarili sono tra questi: siano i Comuni tramite i segretari comunali, che sono pubblici ufficiali, a svolgere questo compito; tra i ruoli assegnati loro ci sono le competenze e le funzioni per farlo.
Alcune iniziative per i giovani che desiderano intraprendere una nuova attività di impresa ci sono già e questa potrebbe essere un’altra molto importante: impossibile non pensare al regime dei contribuenti minimi, che per i giovani fino a 35 anni prevede un’unica imposta sostitutiva del solo 5%, o ancora alla ssrl con capitale minimo ridotto a un euro.
Oltre all’abbattimento di una spesa iniziale fissa – prosegue D’Arrigo -, questa idea avrebbe anche altri vantaggi non meno rilevanti: incentivare iniziative imprenditoriali su tutto il territorio nazionale, dare un ruolo attivo e di monitoraggio agli Enti locali per le iniziative di sviluppo e nascita di nuove imprese, strutturare un rapporto forte tra Istituzioni e giovani generazioni e non da ultimo liberalizzare, con vantaggi per tutti, una funzione per il momento gestita quasi in esclusiva. Per questi motivi proporremo questa modifica alla proposta dei senatori Vicari e Bubbico sul decreto liberalizzazioni. Siamo in una difficile fase economica e dare segnali e strumenti ai piu’ giovani e’ una scelta determinate.
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