Lo Sblocca Italia del Governo Renzi include alcune novità sulle deduzioni fiscali in ambito edilizio, che comprendono delle nuove agevolazioni sulle case acquistate per essere affittate: vediamo a quanto ammontano le detrazioni, per quali case sono valide e con quali contratti di locazione.
Nello Sblocca Italia elaborato dal Governo Renzi sono comprese delle deduzioni fiscali per il 2014 per l’acquisto di abitazioni da affittare. Tuttavia vi sono diversi paletti da rispettare per beneficiare degli sgravi pari al 20 per cento sul prezzo dell’acquisto. Possono godere delle detrazioni i cittadini, le coop edilizie e le Onlus ma solo per l’acquisto di immobili nuovi o del tutto ristrutturati di classe energetica A oppure B, e solo se i proprietari optano poi per affitto a canone concordato. Le deduzioni fiscali Irpef sono decisamente importanti: si parla del 20 per cento sul costo di acquisto dell’immobile per importi fino a un massimo di 300 mila euro, con deduzioni spalmate nell’arco di otto anni.
Ciò implica uno sgravio massimo per l’acquisto di nuove case da affittare pari a 7500 euro per anno per un somma totale pari a 60 mila euro (il 20% di 300 mila euro). Non si ha diritto ad alcuna agevolazione per affitti a parenti di primo grado, mentre se ne può beneficiare in tutti gli altri casi. Il meccanismo fiscale qui descritto e incluso nello Sblocca Italia è anche detto norma Chelier, dal ministro francese che lo ha inventato sotto il Governo Sarkozy. In Francia ha avuto successo: nel futuro prossimo scopriremo se la misura riuscirà a ottenere buoni risultati anche in Italia.
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