Il 16 dicembre scade la Tasi e dunque gli italiani sono chiamati ancora a pagare. Non solo Imu, insomma, ma anche questa tassa decisamente più recente che per il prossimo anno, però, sparirà per coloro che posseggono solamente una casa. Che cosa è la Tasi? Chi deve pagarla e in che modo? Raccogliamo tutte le informazioni utili per capire come muoversi.
La Tasi è la tassa che si paga per sostenere le spese dei comuni per i servizi cosiddetti indivisibili, quei servizi, cioè, che per il fatto di essere usufruiti da tutti i residenti del comune, non possono essere fatti pagare direttamente al fruitore. Alcuni esempi di servizi indivisibili sono l’illuminazione pubblica oppure la manutenzione delle strade. Va pagata per le prime case di categoria A/1 (immobili signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi) a prescindere dal numero di immobili eventualmente posseduti. Quest’anno la Tasi ha la stessa base imponibile dell’Imu. Anche per l’anno in corso è stata infatti confermata l’aliquota base dell’1 per mille e la massima del 2,5 per mille.
Così come accade per l’Imu (anch’essa in scadenza il 16 dicembre), anche in questo caso i Comuni posso intervenire abbassando o alzando l’aliquota. Per questa tassa sui servizi indivisibili la legge ha lasciato ai comuni la possibilità di definire le agevolazioni per la prima casa, lasciando anche liberi gli enti locali di scegliere le modalità ritenute più opportune.
Come si paga la Tasi
Stessa modalità dell’Imu: modello F24 da pagare in banca o alla posta, pagando in contanti, con carta o con addebito direttamente sul conto corrente.
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