Telefonare da casa con Telcom verso i telefonini portatili dal 1 luglio costera’ meno.
La compagnia italiana preannuncia una diminuizione per le chiamate dal telefono fisso fino al 27%” verso i telefonini di tutti i gestori nella fascia oraria intera (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 18.30). Per gli utenti di ‘Affari’ le riduzioni sono considerarte solo per chi telefona a numeri di cellulari che hanno come operatore Wind e Tre (con deprezamento del7% verso Wind e dell’11% verso Tre).
Entrando nel dettaglio per telefonare da casa a un cellulare Tim si spenderanno in fascia oraria intera (da lunedi’ a venerdi’ dalle 8 alle 18.30) 11,40 centesimi al minuto (invece degli 13,36 centesimi di ora) mentre per chiamarne uno Vodafone si passa da 13,86 a 11,82 centesimi.
Verso il Wind si scende la telefonata e’ ancora piu’ economica: da 15,61 a 12 centesimi mentre se e’ verso un cellulare Tre la tariffa si riduce a 13,44 centesimi dai precedenti 18,52.
Restano immutate le tariffe per la fascia oraria ridotta: per Tim 7,76 centesimi al minuto, per Vodafone 7,92, per Wind 9,08 e per Tre 10,84.
Lo scatto alla riposta, purtroppo, rimane ancora in vigore e peraltro invariato a 7,87 centesimi.
Questi smorzamenti e riduzioni previste da Telecom si inseriscono nel progetto di manovra delle tariffe decisa 2 anni fa dall’Autorita’ garante per le comunicazioni che preannuncia entro il 2012 una completa uguaglianza dei costi per tutti gli operatori di telefonia mobile.
Secondo il The New Blog Times:
A quanto pare, la strada per arrivare a tariffe cost-oriented è ancora lunga: due anni fa, all’epoca della delibera Agcom, l’AIIP – Associazione Italiana Internet Provider – aveva stimato che “a fronte di una tariffa proposta da AGCOM per TIM e Vodafone di 8,85 centesimi di Euro al minuto (si parlava della tariffa entrata in vigore a luglio 2008, ndB), il costo reale sostenuto dagli operatori non può essere superiore oggi ai 3,7 centesimi“. Il margine per raggiungere l’obiettivo di tariffe più eque è ancora ampio.
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