In Italia c’è un fiorente mercato parallelo di servizi offerti da imprenditori stranieri. Negli ultimi cinque anni questo mercato è aumentato del 73,3% a livello nazionale. cosa ha permesso ciò? Sicuramente un denominatore comune a tutti noi: il risparmio.
Per un taglio di capelli da donna si spende in media il 57,2% in meno, per un massaggio il 46% in meno. A metterlo in evidenza è una ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza. Cresce quindi il numero di parrucchieri (che corrispondono al 57% dei servizi offerti da imprenditori stranieri): un taglio da uomo costa il 48,6% in meno, quello da donna il 57,2%. Si diffondono anche i negozi di lavasecco, dove per far lavare una gonna si spende in media il 10,3% in meno.
Sta per finire l’epoca in cui solo i prodotti potevano essere importati, nelle nostre case la maggior parte degli oggetti sono ormai Made in China, Taiwan, India, ecc… I servizi erano difficili da importare perchè ci sarebbe stato un dispendio troppo elevato nei costi di trasporto: per tagliare i capelli a pochi euro si doveva andare in Cina? Sicuramente no. Se la montagna non va da Maometto allora egli va dalla montagna: gli stranieri si spostano in Italia e vendono i servizi a minor prezzo degli italiani. Un vantaggio per noi? Sicuramente per noi piccoli consumatori il vantaggio esiste, ma a livello nazionale? Ne risentiranno le imprese italiane in termini di concorrenza spietata? E quali saranno le conseguenze sull’occupazione? Vale la pena acquistare qualcosa a minor prezzo e poi in futuro non poterla più comprare perchè manca il lavoro e quindi il denaro?
Liz 10 Ottobre 2008 il 12:54
Confermo che dai parrucchieri cinesi si risparmia moltissimo! Sono andata in un loro negozio e per shampoo+taglio+piega mi hanno chiesto solo 10 euro! E il servizio non aveva nulla da invidiare alla solita parruchiera che per la solita prestazione mi chiede dai 30 ai 50 euro….