[Foto | Angela Gennaro] Vivete a Milano? Ecco che cosa amate particolarmente consumare, e dove andate soprattutto a mangiare: friggitorie, gastronomie, take away, e non si negano prodotti in scatola né surgelati. Questi i dati presentati dalla Camera di Commercio di Milano. A Milano si corre, e si ha sempre meno tempo anche per mangiare – come confermato, evidentemente: i cibi pronti o precotti hanno rivoluzionato le abitudini nutrizionali di chi vive sotto la Madonnina, e/o a loro si sono “armonizzati”.
Secondo i numeri, le attività imprenditoriali in questo settore godono di ottima salute: a Milano sono aumentate di ben il 77,4% negli ultimi quattro anni. A Milano c’è il 36% del totale di tutte queste attività in Lombardia: ben 303 attività. Una fetta di mercato che, insomma, non conosce crisi a Milano. Questo, dal punto di vista delle aziende. Ma come va per i consumatori e per le spese nutrizionali di una vita così veloce? Una Guida ci aiuta a sopravvivere.
Perché, nell’altra metà dell’universo – quella dei consumatori – i dati sono un po’ meno rosei in termini di spesa in tempi di crisi. Ecco perché, per non perdere d’occhio il risparmio – e giacché anche la salute – la stessa Camera di Commercio, insieme all’Unione del Commercio di Milano, ha pubblicato la Guida ai consumi alimentari. La trovate – gratis – sui rispettivi siti, da consultare e anche scaricare. E verrà presto distribuita anche in moltissimi negozi del capoluogo lombardo.
Una proposta concreta, insomma, e ponderata, per “mappare” e, appunto, “guidare” la spesa intelligente, soprattutto in una città compleessa, veloce e perché no, cara, come Milano. Chicche di ogni genere per gli acquisti, ma anche per conservare i cibi, perché il risparmio passa anche da qui, e per cucinare nel più conveniente modo possibile.
Forse – viene detto esplicitamente – anche per spronare un po’ i medeghini ad essere meno pigri in cucina e a lasciar perdere, ogni tanto, i cibi precotti o già pronti.