Dopo il successo delle passate edizioni (tre per la precisione), l’appuntamento con il farmer’s market di Roma non solo si rinnova, ma diventa fisso. A partire da domani, sabato 19 settembre, infatti gli abitanti della capitale potranno recarsi ogni fine settimana a fare la propria spesa di qualità ed economica (almeno si spera!). La formula è sempre la stessa: vendita diretta dal produttore al consumatore, km 0 e stagionalità dei prodotti freschi. Invariata anche la cornice: il farmer’s market capitolino sarà ospitato all’ex mattatoio Testaccio (entrata da Largo G.B. Marzi)
Sembra anche che a questa iniziativa ne seguirà a breve un’altra analoga: il mercato del contadino “Roma campagna amica” di Coldiretti dovrebbe infatti sorgere a breve (forse il mese prossimo) presso l’ex mercato del pesce di via San Teodoro, ma in questo momento non sappiamo dirvi di più in proposito. Quel che è certo è che il farmer’s market del Testaccio sarà inaugurato ufficialmente domani e sarà aperto al pubblico ogni sabato e domenica dalle 9 alle 19 presso il padiglione 9 dell’ex mattatoio.
A rendere ancora più goloso l’appuntamento ci saranno le degustazioni offerte dai venti produttori locali che si alterneranno al mercato e come sempre sui banchi faranno bella mostra di sè frutta e verdura locale e di stagione, salumi, formaggi, miele, legumi, cereali, olio extra-vergine della Sabina, latte crudo alla spina e vino. I prezzi, assicura il presidente di “Agrimercato Roma” Paolo Gobbi, saranno inferiori almeno del 30% a quelli medi settimanali indicati per ciascun prodotto da associazioni di consumatori e camere di commercio.
Il mercato del contadino romano dispone anche di un proprio sito internet, ma per il momento è in costruzione. In ogni caso per eventuali consultazioni future ecco il link: www.romafarmersmarket.com. Se andate fateci sapere come vi siete trovati e se i prezzi sono davvero così convenienti come preannunciato.
maurizio 28 Settembre 2009 il 09:06
piuttosto lo chiamerei roma “sòla” market.
ma dove li avete visti i prezzi convenienti?
Solo 3-4 banchi che vendevano frutta e verdura
mele, pere e uva a 2 euro al kilo
pomodori fino a 3,50 euro al kilo
insalata a 1,50 euro al kilo
Prezzi più alti dei vignaroli dei normali mercatini rionali e con pochissima possibilità di scelta.
Cosa si intende per km 0? la maggior parte dei rivenditori veniva dal reatino che non mi sembra dietro l’angolo.
Il sito ufficiale è ancora in costruzione e poi scusate ma che cribbio di nome è roma farmer’s market che solo a pronunciarlo e a scriverlo esclude tutti quelli che di inglese ne masticano poco, addirittura con il genitivo sassone: leggete i titoli dei post:
Farmer’s market a Roma
Farmer market di Salerno
Farmer Market, a Milano
una volta ci mettete la S dopo farmer e dopo non la mettete
ma non era meglio il mercato dei vignaroli?
Salvina 3 Ottobre 2009 il 15:17
Grazie per le fondamentali precisazioni sui prezzi.
Mercato dei vignaroli? Ci penserò…
cecilia 10 Febbraio 2011 il 14:03
ti quoto maurizio. il fatto è che ormai nei mercati rionali i banchi dei contadini, quelli “veri” non esistono quasi più. è una vita che ogni sabato faccio la spesa nel mio mercato rionale, e negli anni ho visto via via sparire i banchi dei contadini, divenuti ormai anziani, e ogni volta sono stati sostituiti da venditori o stranieri (per la maggior parte), o italiano che spacciano per contadina merce acquistata au mercati generali a due lire, cioè di scarsa qualità. come le mele piccole “perché vengono dall’albero dell’orto”, e che in realtà sono quasi gli scarti dei mercati generali.
e poi vogliamo parlare dei prezzi? i mercati rionali sono diventati inaccessibili, anche se ci vai di sabato all’una, quando si spera abbassino i prezzi, conviene sempre la verdura e la frutta in offerta al supermercato. questa è la realtà purtroppo. La terra sta in basso, e chinarsi per coltivarla fa fatica…
Massimiliano 30 Novembre 2011 il 15:50
Vi assicuro che i prezzi che ho trovato al Farmer’s Market sono di molto inferiori a quelli che si possono riscontrare nei mercati di Roma Centro, per non parlare poi della qualita’ che secondo me giustificherebbe ogni eventuale aggravio economico….. dico ma l’ avete mai assaggiati i prodotti di tale mercato????
Per Noi ormai e’ diventato una tappa fissa e a giudicare dalla gente, NON SIAMO GLI UNICI.