In occasione della 85° Giornata Mondiale del Risparmio, tenutasi ieri 29 Ottobre 2009, Cittadinanzattiva promuove per il quarto anno consecutivo iniziative di informazione sui temi strumenti creditizi, educazione finanziaria di base e tutela del risparmio.
Dal 31 Ottobre al 5 Novembre in 15 città italiane gli educatori finanziari di Cittadinanzattiva, cittadini aderenti all’associazione, saranno a disposizione dei consumatori, soprattutto quelli appartenenti a fasce economiche più svantaggiate, non solo attraverso gli stand presenti sulle piazze principali, ma anche attraverso seminari e sportelli dedicati alla distribuzione di materiale informativo.
Inoltre sarà distribuita in maniera del tutto gratuita la guida “OcchiAperti! Strumenti creditizi” disponibile anche on line sul sito www.cittadinanzattiva.it con tutte le informazioni relative a credito al consumo, mutui, carte di credito, bancomat e conto corrente bancario.
Intanto già da sei mesi Cittadinanzattiva ha aperto a Cagliari, Milano e Torino tre sportelli informativi su credito al consumo e indebitamento. Secondo quanto emerso da questo primo semestre di attività sono soprattutto le donne, sia impiegate che casalinghe, tra i 40 e i 50 anni a restare vittime del sovra-indebitamento, con rate che possono giungere fino a 1500 euro mensili e tassi di interesse del 18%.
Per questo motivo, come afferma Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, è necessario mettere in atto tutta una serie di azioni di carattere non solo informativo ma anche educativo, a cominciare dallo sviluppo di una maggiore consapevolezza relativa alla reale necessità di fare un acquisto nonchè dell’impatto che questo ha sul reddito. In altre parole occorre imparare a chiedersi se ciò che intendiamo comprare ci è così indispensabile e se non inciderà troppo sul bilancio familiare.
Allo stesso tempo, fra le cause più comuni del sovra – indebitamento troviamo un’eccessiva fiducia nelle finanziarie, anche sconosciute, un uso troppo disinvolto di strumenti quali le carte revolving e una scarsa informazione e trasparenza sui contratti di fido e sulle clausole che li regolano.