Mr Prezzi alla riscossa sul carobenzina. Un richiamo ai petrolieri e un invito: quello ad abbassare i costi. E le compagnie in questione si dicono disponibili ad adeguare i livelli di prezzo nazionali a quelli del resto del mondo. Il Garante ha le idee chiare:
Ogni mancata riduzione di 1 centesimo costa agli italiani 9 milioni. Bisogna invertire subito il trend
Un vero e proprio ultimatum, anche se non esplicito: Mr. Prezzi dà alle compagnie petrolifere tre settimane di tempo fino al prossimo incontro, per invertire la tendenza e abbassare i prezzi del carburante.
E’ più o meno questo il risultato della linea di Roberto Sambuco, anche se certo non utilizza questi termini. Perché diviene necessario allineare i prezzi della benzina e del gasolio in Italia a quelli degli altri Paesi europei. In seguito ad una riunione svoltasi al ministero dello Sviluppo economico tra Mr. Prezzi e le compagnie petrolifere, Sambuco fa sapere di aver constatato
come il divario dei prezzi tra Italia ed Europa sia in costante aumento, come anche il prezzo italiano e le quotazioni internazionali di carburante
Si tratta di elementi che, per Sambuco, portano danni ingenti ai consumatori e cittadini. L’incontro, fa sapere il Garante, ha visto al centro temi critici della riforma strutturale del settore che saranno trasmessi al tavolo permanente e di confronto già operativo presso il Dipartimento per l’Energia del ministero. La sua richiesta principale è proprio inerente ad un accordo per la diminuzione dei prezzi.
Richiesta portata avanti da tempo anche dalle associazioni dei consumatori. Il Garante ha fatto sapere che le compagnie petrolifere hanno dato la loro disponibilità alla richiesta di sviluppare un sistema di osservazione sulla rapidità dell’adeguamento delle variazioni dei prezzi dei carburanti alle corrisponenti variazioni delle quotazioni internazionali dei prodotti finiti. Un impegno anche per realizzare un sistema che verrà pubblicizzato tramite il sito del Ministero con i prezzi dei carburanti come previsto dalla Legge Sviluppo. Tra 3 settimane è prevista nuovamente una convocazione da Sambuco per verificare se alle parole siano finalmente seguiti i fatti.
Andrea 11 Marzo 2010 il 20:48
Stato Italiano è petrolieri di comune accordo vogliono rubare soldi agli automobilisti italiani.
Anche se il petrolio costasse 10 centesimi al barile sia i petrolieri sia lo stato italiano rinuncerebberò ad un facile guadagno .
In parole povere la benzina non si abbasserà mai di prezzo !
Infatti negli utimi 25 anni le compagnie petrolifere hanno licenziato più della metà del loro personale e hanno abbassato gli stipendi lo Stato Italiano ha tolto alcune tasse alle compagnie petrolifere e non le controlla più mandano gli agenti della Guardia di Finanza a piantonare le raffinerie ed i depositi .
Eppure la benzina malgrado gli enormi risparmi delle Compagnie Petrolifere e dello Stato Italiano che non le controlla più dal 1993 in poi la benzina è sempre salita di prezzo anche se il petrolio si abbassava .