Scattano le nuove diffide dell’Agcom contro gli operatori di telecomunicazione in merito al famigerato ritorno alla fatturazione mensile delle bollette. Nonostante sia praticamente contro la legge, la cadenza di fatturazione 28 giorni, le compagnie telefoniche continuano a promuove piani tariffari con la fatturazione ogni quattro settimane.
Hanno 120 gironi per mettersi in regola, ma di fatto il ritorno alla fatturazione mensile deve essere effettuata entro il 5 aprile per cui risulta anche anomalo che continuino a pubblicizzare tariffe che nell’arco di due mesi sarebbero irregolari.
L’Agcom fa pertanto scattare nuovi procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori responsabili della reiterata violazione della delibera n. 121 deliberando anche l’adozione di “provvedimenti di diffida nei confronti di Tim, Wind Tre, Vodafone, Fastweb e Sky” rei di essere poco chiari nel ritorno alla fatturazione mensile delle bollette e delle modifiche contrattuali.
Tim, Wind Tre, Vodafone, Fastweb e Sky avrebbero in sostanza mantenuto gli aumenti prendendo la cifra annuale delle 13 bollette e spalmandola sulle 12 mensilità andando a garantire apparentemente il rispetto della legge, ma di fatto mantenendo gli aumenti dell’8.6% introdotto con la fatturazione con cadenza di 28 giorni.
Le diffide sono relative anche al mancato rispetto degli obblighi in materia di esercizio del diritto di recesso.
“Ai fini dell’esercizio del diritto di recesso devono poter essere impiegate tutte le medesime forme utilizzabili al momento dell’attivazione o dell’adesione al contratto” riporta l’Agcom confermando anche l’istruttoria a seguito della possibilità che le compagnie telefoniche stiano praticamente facendo cartello con prezzi e promozioni per non lasciare scampo ai consumatori.
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