Gli effetti della crisi economica si abbattono su tutti i settori e non risparmiano affatto le tasche dei cittadini che non di rado si vedono costretti a rivolgersi a banche e finanziarie per ottenere un prestito. Ma non sono neanche più i vecchi prestiti di una volta, quelli per comprare l’auto di seconda mano o per pagarsi il viaggetto per dimenticare un amore non contraccambiato. Se prima il prestito più sostanzioso ammontava a quattro o cinque mila euro, adesso le famiglie chiedono molto di più. Avete sentito parlare di mutuo liquidità?
Il 4% dei prestiti richiesti su mutui.it riguarda la disponibilità di denaro molto cospicuo, che supera i 50 mila euro, il sito ha sottolineato come le domande tocchino, in maniera particolare, i cosiddetti mutui liquidità, per i quali non è necessario giustificare la spesa. Una sorta di prestiti personali che però somigliano a un mutuo per l’ammontare del denaro protagonista dell’operazione. Quali sono i soggetti che di solito vanno a chiedere questo tipo di prestito? Il richiedente standard ha circa 40 anni e non ci sono sostanziali differenze tra Nord e Sud: tutti ricorrono al mutuo liquidità, anche se, in alcune regioni il tetto medio massimo (sui 110 mila euro) viene superato. Toscana e Lazio con 126.000 euro richiesti, Veneto e Liguria con 122.000 euro richiesti, chiedono di meno in Calabria e Molise (95.000 euro di media).
Come é facile immaginare, si fa riferimento a questa tipologia di mutui per spese molto importanti: spesso si tratta di genitori che aiutano i propri figli a studiare o ad acquistare la prima casa, o ancora giovani coppie che decidono di comprare un monolocale o un bilocale. Solitamente questi mutui, che arrivano anche a 100 mila euro, vengono rimborsati entro 20 anni, sia con tasso fisso che variabile. Un lavoratore dipendente può chiedere fino al 70% del valore dell’immobile ipotecato, un libero professionista può ottenere al massimo fino al 50%.
Photo Credit | Thinkstock