Se finalmente è giunto il momento di acquistare la propria fissa dimora, da un lato l’entusiasmo di coloro che si accingono a diventare proprietari di un immobile, dall’altro il timore di sbagliare qualcosa, di lasciarsi influenzare dall’andamento giornaliero dei tassi. Come iniziare a cercare un intermediario finanziario che ci conceda il mutuo? Prima di decidere con chi contrarre il mutuo confrontare il maggior numero di proposte possibili. Confrontare gli interessi moratori e al costo dell’assicurazione della casa, che spesso fanno lievitari i costi.
Tasso fisso o variabile? Quale offre più sicurezza? Meglio il tasso fisso per chi vuole avere certezza dei propri impegni economici e quello variabile per chi ha un reddito medio alto, non rischia insolvenze e desidera usufruire dei vantaggi (ma anche svantaggi) dell’andamento del mercato dei tassi. I mutui a tasso misto potrebbero rappresentare una valida alternativa ai tradizionali finanziamenti, questo perchè, se infatti attualmente il tasso di interesse variabile è ancora conveniente, lo stesso non si potrà dire quando i tassi di mercato inizieranno a crescere e quindi potrebbe essere utile a quel punto optare per il fisso. La presenza di un’opzione ricorrente, tipica dei mutui a tasso misto, consente di passare a piacimento dal fisso al variabile, o viceversa, a scadenze predeterminate. In questo modo si può conservare l’ipotesi di flessibilità nella gestione dell’impegno finanziario. Una possibilità che sempre più debitori italiani stanno sperimentando e che sembra prendere piede rispetto alla sicurezza del tasso fisso, che probabilmente risultava troppo statico e “stretto” ai mutuatari italiani.
E se il mutuo l’avete già sottoscritto ma volete rinegoziarlo, ecco i consigli di Fabio Picciolini, segretario nazionale Adiconsum:
Ci sono due modi per rinegoziare il mutuo. Uno è l’allungamento della durata del mutuo, l’altro consiste nell’ulteriore abbassamento dello spread, che soprattutto nel caso di mutui vecchi è ormai fuori mercato.