Il mutuo con rate indicizzate al tasso ufficiale della Banca centrale europea anziché al l’Euribor è da lunedì scorso realtà: si chiama «Euromutuo» e lo ha presentato Bpm, con tempismo perfetto rispetto alle poloitica monetarie della Banca centrale europea. L’esempio di Bpm – che ha raccolto la proposta formulata da Lorenzo Bini Smaghi, membro del direttivo Bce, in un’intervista su «Il Sole 24 Ore» – sarà presto seguito da altre banche, con grande soddisfazione di molte associazione dei conusmatori che da anni volevano una misura del gener per calmierare l’effetto degli spread che ogn Banca adottava, rendendo difficile per gli utenti sapersi districare nella giugla scelta dell’offerta della Banache oggi sul mercato. Ma l’offerta della banca milanese a ben guardare potrebbe non essere il mutuo più conveniente come potrebbe sembrare ad un primo sguardo.
Con Euromutuo, infatti, Bpm applica infatti sul tasso Bce un ricarico (spread) di 150 punti base, mediamente più elevato rispetto a quello che sui prodotti tradizionali legati all’Euribor. Un sovrapprezzo giustificabile con la necessità della banca di coprire la differenza di valore fra il tasso al quale vengono erogati i prestiti (il 3,25% della Bce) e quello al quale si raccolgono i finanziamenti (l’Euribor, due giorni fa al 3,87% il tasso a un mese e al 4,24% a 3 mesi), ma che rischia di vanificare i vantaggi per i clienti. E considerando che il tasso Euribor si sta in questi giorni stabilizzando non è impossibile trovare tra qualche mese un mutuo più basso del 4,75% proposto. Il vantaggio però di questo tipo di mutuo è che offre sicuramente maggiore stabilita e maggiore trsparenza, come detto all’inizio. e attualmente con i tassi presenti sul mercato sembrerebbe ancora il più conveniente. Secondo gli esperti della Banca, infatti, prendendo ad esempio un mutuo da 100 mila euro, ci sarebbe per l’utente un risparmio sulla rata mensile da 42,89 euro ai 117,54 euro dei meno convenienti tra i mutui attualmente in circolazione.
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