Importanti novità sulle multe con autovelox: i ricorsi potranno basarsi sul recente pronunciamento della Corte Costituzionale sulle verifiche periodiche e la taratura degli apparecchi, che ha dichiarato illegittimo l’articolo 45, comma 6 del nuovo codice stradale.
Per le multe con autovelox i ricorsi potranno basarsi su nuovi elementi: la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’art.45 comma 6 del codice per quanto concerne la
parte in cui non prevede che tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.
Le associazioni dei consumatori hanno già annunciato ricorsi in gran numero. La Corte ha dichiarato “irragionevole” l’esonero dalle verifiche periodiche degli autovelox e pertanto si stabilisce un criterio fondamentale di cui gli automobilisti potranno ben tener conto per eventuali ricorsi. La recente sentenza, inoltre, ha anche rigettato la distinzione tra autovelox automatici e strumenti usati dagli agenti, stabilendo che tutte le apparecchiature andranno considerate allo stesso modo, anche se provviste di “meccanismi di autodiagnosi”.
Ed ecco che, tra gli altri, Adusbef e Federconsumatori intervengono subito sul caso dei ricorsi contro multe con autovelox, annunciando ricorsi a valanga per l’annullamento delle multe di questa tipologia che ancora non sono state pagate. Non solo, come sottolineato da poco dal Codacons, dopo la sentenza
i Comuni saranno costretti ad allegare ai verbali per multe da autovelox l’attestazione riportante la data dell’ultima taratura degli apparecchi, pena l’impugnazione delle sanzioni da parte degli automobilisti.
Buone notizie per gli automobilisti, quindi: le multe con apparecchi autovelox non regolarmente verificati e tarati, d’ora in poi, potranno essere contestate con una facilità decisamente maggiore.
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