Mentre già lo scorso maggio qualcuno (me per esempio!) acclamava con toni trionfalistici l’ingresso dell’e-book nelle scuole annunciando poi di fatto l’avvento di ciò che ne costituiva in realtà solo un pallido riflesso, dal prossimo settembre sembra che i libri scaricabili integralmente o parzialmente da internet diventeranno realtà.
Il prossimo anno scolastico quindi non dovrebbe essere inaugurato dalle “minacce” del Codancons e dalla susseguente collera dell’AIE (Associazione Italiana Editori).
Secondo una circolare del Ministero della pubblica istruzione infatti dal prossimo settembre le scuole potranno scegliere testi scaricabili in tutto o in parte da internet, o meglio, potranno farlo sin da adesso. Infatti i libri di testo per la scuola secondaria di primo grado (ossia la scuola media) dovranno essere adottati entro il 15 aprile 2009, mentre quelli per la scuola primaria (la nostra cara vecchia scuola elementare) e secondaria di secondo grado (le superiori) dovranno essere adottati entro la fine di maggio.
Ma forse la novità più importante per arrestare l’emorragia di denaro che ogni anno colpisce le famiglie italiane con figli in età scolare riguarda la questione del “cambio dei titoli”. I testi scolastici scelti dagli insegnanti non potranno infatti essere cambiati per almeno cinque anni nella scuola primaria e sei nella scuola secondaria, mentre, come già avveniva nel settembre del 2009, le scuole potranno continuare a fornire alle famiglie libri in commodato d’uso gratuito o a noleggio.
Naturalmente è un pò presto per entrare nel dettaglio, ma sembra anche gli alunni delle scuole elementari potranno avere libri gratuiti grazie alla concessione di cedole librarie, mentre gli studenti delle scuole medie e del primo biennio delle scuole superiori appartenenti a famiglie disagiate potranno usufruire di borse di studio e ottenere rimborsi parziali delle spese sostenute per l’acquisto dei libri di testo scolastici.
Chiaramente noi vi terremo più aggiornati possibile. Voi intanto drizzate le orecchie e non perdete neppure un’opportunità per spendere meno.
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