Per le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo in arrivo oltre 25 mila libri. Sono stati inviati dagli editori italiani per mostrare la propria vicinanza ai terremotati. L’Associazione Italiana Editori (Aie) ha chiesto a tutta l’editoria italiana di regalare libri di ogni genere e argomento ai cittadini abruzzesi. La richiesta ha avuto largo successo e oltre 50 editori hanno inviato le loro opere al Centro per il libro e la lettura del ministero per i Beni e le attività culturali. La prima donazione, di 8000 volumi é per la tendopoli di Piànola e arriverà il 27 luglio, grazie alla collaborazione del Circolo Arci Querencia, della libreria Punto Einaudi dell’Aquila e della Protezione Civile. Saranno libri per bambini e ragazzi.
In seguito una seconda donazione servirà a costituire una biblioteca per bambini che verrà allestita all’interno di un prefabbricato, messo a disposizione dal Lions Club New Century dell’Aquila, insieme ai Lions Club di Brunico, Lodi Host, Fontainebleau-Moret (Francia), Konstanz (Germania), Korttrijk (Belgio). Si occuperà della gestione l’Associazione del bambino in ospedale e il Lions Club New Century dell’Aquila.
Gli editori italiani procederanno poi con altre donazioni per le biblioteche locali. Per presentare l’iniziativa il ministero per i Beni e le attività culturali e l’Aie hanno promosso una manifestazione che avrà luogo all’Aquila, Campo provvisorio di Piànola, il 27 luglio alle 20. Una leggenda teatrale, dal titolo “Le foglie sono del vento”, aprirà la manifestazione, realizzata grazie alla collaborazione dell’autore Sandro Polci e dell’Associazione Teatro di Gioia, diretto da Dacia Maraini.
Infine pochi giorni fa sono stati consegnati al campo di Centi-Colella i diecimila libri raccolti in Piemonte grazie all’iniziativa “Libri per l’Abruzzo”. I piemontesi hanno donato libri ai terremotati. Il dono é stato trasportato da Torino a L’Aquila con un mezzo speciale degli Alpini del 9° reggimento della brigata Taurinense dell’esercito. I volumi andranni ai due Bibliobus che da quasi tre mesi sono frequentati dai terremotati.