Secondo il Codacons ci sarà un aumento dell’ 8 per cento della spesa familiare per i libri scolastici e un aumento dei tetti ministeriali compreso tra il 1,4 e il 3,8 per cento. Il caro libri é l’annosa questione in cui ci si abbatte all’apertura dei cancelli scolastici. E sembra anche che sia difficilmente risolvibile dato il susseguirsi di proposte, soluzioni e iniziative che alla fine trovano poco riscontro nella pratica. Proprio come é successo alla “Giornata dell’usato” lanciata dal Codacons per sollevare le famiglie dal caro libri. Si tratta di una iniziativa per sabato 3 settembre: i presidi avrebbero dovuto organizzare, all’interno delle strutture scolastiche, un mercatino dell’usato per favorire lo scambio di libri tra studenti. Nessuna scuola ha finora ritenuto opportuno aderire.
Che le scuole non siano sensibili alla questione caro libri – sottolinea un comunicato dell’associazione consumatori -, lo dimostra il fatto che il 30% sfora i tetti scolastici fissati dal ministero, tetti peraltro già alzati quest’anno in percentuale variabile tra l’1,4 ed il 3,8% a seconda della scuola. Per questo il Codacons chiede che il ministero rimuova i dirigenti scolastici delle scuole che sforano il tetto ministeriale oltre il margine di tolleranza del 10%, dirigenti evidentemente incapaci visto che il 70% delle scuole riesce a rispettarlo. Non si capisce perché le scuole, invece di organizzare con i piani dell’offerta Formativa corsi tanto costosi quanto assurdi ai fini didattici, come quelli di yoga e reiki, non acquistino libri per darli in comodato d’uso. Lo fanno già molti istituti.
Secondo le stime di Federcosumatori un ragazzo di primo liceo spenderà all’inizio dell’anno 728 euro, di cui più di 400 euro per i libri, circa 300 per vocabolari. Da domani entrerà in vigore anche la cosiddetta legge “Levi” che prevede che non possano essere applicati sconti superiori al 15% sul prezzo di copertina (massimo 25% per le campagne stabilite dagli editori stessi), per la serie: niente più sconti per nessuno, almeno oltre un certo limite.