Come funzionano le richieste per l’allacciamento del gas? Quali documenti sono richiesti e quanto tempo occorre affinché le operazioni siano concluse? Ecco alcune informazioni essenziali per gli interessati.
Per effettuare l’allacciamento del gas possono essere richiesti lavori relativamente semplici, come l’installazione del contatore o il collegamento delle tubature, o altri più complessi, a seconda della posizione e delle caratteristiche dell’edificio. Per richiedere l’allacciamento del gas a una società di distribuzione sono necessari i dati anagrafici del soggetto o dell’impresa (in tal caso anche numero di partita Iva), i dati relativi all’immobile che si vuole allacciare al gas e dell’impianto presente, e poi ancora la dichiarazione di conformità alle normative edilizie, la copia del codice fiscale e di un documento di identità.
Le tempistiche per l’allacciamento del gas variano come ovvio a seconda dei casi. L’autorità per l’energia in Italia ripartisce le tempistiche a seconda che per l’allaccio del gas servano lavori semplici oppure complessi; nel primo caso si parla di un termine di 15 giorni (da intendersi lavorativi) per l’allacciamento da parte della società distributrice a cui ci si è rivolti. In caso di lavori complessi, invece, il termine individuato dall’AEEG per l’allaccio del gas all’immobile è di 60 giorni lavorativi. In casi particolari una richiesta d’allaccio può essere rifiutata (per esempio se la zona non è per nulla coperta dalla rete di distribuzione del gas). Chi richiede l’allaccio, inoltre, non è tenuto a sottoscrivere subito un contratto di fornitura del gas, ma può, come è giusto che sia, riflettere con calma sull’offerta di fornitura che preferisce sottoscrivere.
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