Quando c’è di mezzo la salute non si bada a spese e l’acquisto dei farmaci spesso ci porta a spendere grandi somme che possono incidere in maniera piuttosto massiccia sul bilancio mensile. Eppure risparmiare sui farmaci si può.
Certamente non su tutti, ma su quelli cosiddetti “da banco” il modo c’è. Intanto partiamo con il dire che i farmaci da banco sono quei farmaci che possono essere venduti senza ricetta medica e che generalmente servono a curare le patologie più diffuse: mal di testa, mal di pancia e così via. Al momento solo e soltanto i farmaci da banco possono essere venduti in quelle che si chiamano le parafarmacie, ovvero dei punti vendita staccati dalle farmacie classiche nei quali comunque si possono acquistare cosmetici, articoli sanitari e farmaci da banco a prezzi inferiori.
La liberalizzazione della vendita di farmaci da banco ha portato le parafarmacie a farsi concorrenza, regalando spesso e volentieri offerte importanti. Ecco perché molto spesso il risparmio sull’acquisto dei farmaci da banco è piuttosto ingente. La prima regola per risparmiare sui farmaci, dunque, è quella di comprare nella parafarmacie, ovviamente quando la situazione ce lo consente.
Il secondo modo per risparmiare sui farmaci è quello di orientarci verso i medicinali equivalenti. In generale dovrebbero essere i farmacisti stessi a proporre al cliente il farmaco sostitutivo ma spesso e volentieri non lo fanno. Sta a noi, dunque, chiedere se di un certo farmaco esiste il medicinale equivalente che costa meno e ha esattamente gli stessi principi del farmaco “conosciuto”. I medicinali equivalenti infatti non sono meno efficaci dei farmaci cosiddetti “normali” perché si basano sugli stessi eccipienti. La differenza sta solo negli additivi che comunque non influenzano la capacità di cura del farmaco stesso. Comprando medicinali equivalenti si arriva a risparmiare fino al 70%: un motivo in più, dunque, per affidarsi a questo genere di farmaci.
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