Risparmiare con il fai da te, vediamo oggi come sostituire una piastrella danneggiata evitando gli alti costi che sarebbero richiesti dall’intervento di un professionista. L’operazione non è semplicissima, ma con un po’ di accortezza potrà essere portata a compimento da chiunque.
Con il fai da te, come è noto, si possono risparmiare belle somme. Torniamo oggi a parlare, più nello specifico, di lavori in casa, per vedere come sostituire una piastrella rotta. La premessa fondamentale per questo lavoro è accertarsi che non vi siano tubi che passino proprio sotto la suddetta mattonella.
A questo punto, se non vi sono tubi, lo step numero 2 consiste nel rimuovere completamente la piastrella danneggiata. Per asportare la piastrella rotta si possono utilizzare diverse tecniche. Per esempio è possibile praticare dei piccoli fori (ma abbastanza grandi da permettere l’inserimento della punta di un cacciavite) e poi pian piano, sempre misurando attentamente la forza applicata, si può far leva con il cacciavite o con altri strumenti idonei e cominciare a togliere i vari pezzi, cercando di procedere dall’interno verso i bordi.
Una volta rimossa la piastrella ci si ritroverà davanti una superficie ruvida e un po’ “malconcia”. Con lo stesso cacciavite si può raschiare pian piano la superficie in modo da ripulirla. Questo sarà probabilmente lo step più lungo, perché occorre accortezza e non poca pazienza.
Una volta finita la raschiatura si può pulire l’area con uno straccio, quindi se la superficie è asciutta, si può procedere, altrimenti è bene aspettare che l’umidità abbandoni la superficie. A questo punto ormai è fatta: tutto quello che resta da fare è spalmare della colla per piastrella (da non sostituire con altro tipo di colla, se non si è esperti), posizionare la nuova piastrella sull’area e premere quanto più possibile, tentando di mantenere pigiata la piastrella a lungo.
A questo punto, gli spazi tra la nuova piastrella e le altre possono essere riempiti col gesso. La sostituzione fai da te della piastrella è completata.
Photo credits | Gilberto Taccari su Flickr